Emergenza Coronavirus: da domenica Sicilia in zona rossa-I dettagli, cosa si può fare e cosa no

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm contentente le misure per contrastare l’emergenza Covid. Chiusi i negozi all’interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie nelle giornate festive e prefestive.

In zona rossa vanno due regioni, Sicilia e Lombardia, oltre alla provincia autonoma di Bolzano. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà nelle prossime ore l’ordinanza che entrerà in vigore da domenica 17 gennaio.

In area arancione restano invece Calabria, Emilia-Romagna e Veneto, oltre ad Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. In zona gialla, infine, Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise.

COSA SI PUO’ FARE E COSA NO – L’ordinanza prevede il rinnovo di tutte le misure già in vigore, a partire da quella relativa al coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Da lunedì, l’inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizione: con Rt 1 o con un livello di rischio ‘alto’ o, ancora, con un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso. Il dvieto di spostamento tra le regioni, incluse quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non più fino al 5 marzo. Fino a quella data resterà in vigore la possibilità, una volta al giorno per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. Inoltre nelle regioni arancioni, sempre fino al 5 marzo, sarà possibile spostarsi dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia.

Inoltre il governo ha confermato il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18. Impianti sciistici chiusi almeno fino al 15 febbraio, chiuse palestre e piscine anche se si lavora per provare a consentire la ripresa degli sport individuali almeno nelle zone gialle. Tornano le crociere, confermata inoltre l’apertura dei musei nelle regioni gialle e soltanto nei giorni feriali.

Infine è stata introdotta la “zona bianca“, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l’uso della mascherina. I parametri per entrarci però sono molto rigidi e prevedono tre settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso. Di conseguenza serviranno diversi mesi prima che una regione possa rispettare i parametri.