Eccellenza A: Top&Flop della 1^ giornata

Non sono mancati gol e spettacolo già dal 1° turno di Eccellenza A. Qui di seguito i Top&Flop

FLOP

3° DECISIONI: La scelta di inserire il Sant’Agata nel girone A, nonostante abbia fatto storcere il naso a molti, sulla carta può essere considerata corretta per questioni, diciamo così, di “vicinanza”. Tuttavia, considerato quello che è successo qualche giorno fa nel girone B, cioè il ritiro della Real Tirrenia ed il conseguente ridimensionamento dell’organico a 15 squadre, fa pensare che forse qualcosina in più in futuro si dovrà fare per evitare che situazioni di questo tipo condizionino entrambi i campionati.

MARSALA 1912: È arrivato un pareggio esterno e sulla carta può essere visto di buon occhio, tuttavia per l’andazzo della gara con il Castellammare è da considerarsi una mezza sconfitta. Tante occasioni sciupate ed il gol subito in pieno recupero gli ingredienti dei due punti persi.

1° SANT’AGATA: Per certi versi una situazione simile a quella del Marsala 1912 con l’aggravante del giocare “in casa”, tra virgolette perché si giocava a Gliaca, e del rigore sbagliato che avrebbe portato la truppa di Venuto sul 2-0 che probabilmente avrebbe chiuso i giochi.

TOP

3° CASTELBUONO&CASTELLAMMARE: I due “Castel” trovano altrettanti pareggi insperati nel finale che ribaltano i pronostici della vigilia. Un punto a testa che alla prima serve soprattutto a dare morale.

2° POLITO (Canicattì): Dopo una parentesi in Promozione il buon Peppe è tornato da protagonista in Eccellenza con una delle big del girone. Esordio col botto per il fantasista che segna un gol stupendo: spalle alla porta, controllo con palla rimbalzante, giro su sé stesso e botta sotto l’incrocio. Rete tanto bella quanto pesante. Se questo è solo l’inizio…

1° SETTECASE&CONCIALDI (Mazara): Il duo-fantasia del Mazara già alla prima fa vedere di che pasta è fatto. Tantissime giocate d’alta scuola tentate e riuscite, un gol in tandem che è da fare vedere ai bimbi delle scuole calcio. Il primo prepara il cocktail, il secondo mette l’ombrellino. Chapeau.

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Dario Li Vigni