Caso Doping Sinner: la sentenza “E’ frustrante” | Attacco al numero 1
La possibile squalifica per doping pende sulla testa del tennista numero 1 al mondo.
Il 2024 è stato un anno di grande rilievo per Jannik Sinner, tennista italiano che ha raggiunto traguardi storici. Con 73 vittorie su 79 partite, ha registrato una percentuale di successi del 92,4%, la più alta dal 2015. Ha conquistato otto titoli, tra cui due tornei del Grande Slam e tre Masters 1000, diventando il primo italiano a chiudere l’anno al numero uno del ranking mondiale.
Tuttavia, la sua stagione è stata offuscata da una vicenda di doping. In marzo, durante e dopo il torneo di Indian Wells, Sinner è risultato positivo al clostebol, uno steroide anabolizzante vietato. L’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ha avviato un’indagine, ma un tribunale indipendente ha stabilito che Sinner non aveva colpa né negligenza, attribuendo la positività a una contaminazione involontaria.
La vicenda ha generato molte reazioni da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. Molti fan hanno difeso il tennista, sottolineando la sua dedizione e il comportamento esemplare mantenuto negli anni. Tuttavia, alcuni commentatori sportivi hanno evidenziato la necessità di rivedere i protocolli antidoping, per evitare che situazioni simili colpiscano altri atleti in modo ingiusto. La federazione italiana di tennis ha espresso pieno supporto a Sinner, ribadendo la propria fiducia nella sua integrità sportiva e personale.
Attualmente, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha presentato un ricorso contro la decisione dell’ITIA, cercando di ottenere una squalifica fino a due anni per Sinner. Il verdetto finale è atteso per i primi mesi del prossimo anno. Nel frattempo, Sinner continua a competere ai massimi livelli, mantenendo la sua posizione di vertice nel circuito ATP.
Il duro attacco di Kyrgios
Nick Kyrgios ha criticato duramente il sistema antidoping dopo il caso Sinner, definendolo “disgustoso” per lo sport. Ha accusato le autorità di mancanza di trasparenza e disparità di trattamento, sostenendo che situazioni simili danneggiano l’immagine del tennis.
Kyrgios, nel primo torneo dell’anno in Australia, giocherà il doppio con il connazionale Djokovic che ha parlato della vicenda doping-Sinner: “In questo periodo storico tutti hanno il diritto di dire la propria, specialmente sui social. Nick ha ragione sulla mancanza di trasparenza e l’incoerenza dei protocolli“.
“Conosco Jannik, ma mi sono sentito frustrato”
Novak Djokovic ha parlato della vicenda Sinner-doping con concetti chiarissimi: “Molti giocatori in passato e alcuni di livello inferiore aspettano da oltre un anno che la propria situazione sia chiarita. Io non metto in dubbio che la sostanza illecita sia stata assunta intenzionalmente o meno, conosco Jannik da quando era ragazzino e non è il tipo che farebbe una cosa del genere”.
“In ogni caso però mi sono sentito frustrato, come molti miei colleghi, per essere stati tenuti all’oscuro di questa situazione per mesi e mesi. Non è una bella immagine per il nostro sport sapere quanto fosse successo cinque mesi dopo da quando effettivamente è successo. La mia perplessità è, perché alcuni giocatori sono trattati diversamente da altri?”.