Doping Sinner, “Accordo sulla squalifica” | Arriva l’annuncio dal tribunale

287
TAS Losanna (Wiki) www.goalsicilia.it

Squalifica pendente sulla testa di Sinner che a causa della positività al doping rischia fino a due anni di stop. Presto decisione del TAS.

Il mondo dello sport è stato spesso segnato da scandali legati al doping, che hanno coinvolto atleti di fama internazionale. Tra i casi più noti nel calcio, c’è quello di Diego Maradona, risultato positivo all’efedrina durante i Mondiali del 1994, un evento che pose fine alla sua carriera con la nazionale argentina. Un altro esempio è Adrian Mutu, attaccante rumeno, squalificato per l’uso di cocaina quando giocava nel Chelsea. Anche il brasiliano Romário, uno dei più grandi goleador della storia, fu sospeso nel 2007 per aver assunto un diuretico proibito, che lui dichiarò di aver usato inconsapevolmente come trattamento per la caduta dei capelli.

Fuori dal calcio, il ciclismo è forse lo sport più colpito dal fenomeno del doping. Lance Armstrong è il nome che spicca: vincitore di sette Tour de France consecutivi, è stato privato di tutti i suoi titoli dopo un’indagine che rivelò un sofisticato sistema di doping. Jan Ullrich, suo storico rivale, è stato squalificato per l’uso di sostanze proibite nel 2006. Anche Marco Pantani, icona del ciclismo italiano, è stato coinvolto in scandali legati a valori anomali di ematocrito che sollevarono sospetti di doping.

Nel tennis, Maria Sharapova è stata sospesa per due anni nel 2016 dopo essere risultata positiva al meldonium, una sostanza che aveva usato per anni ma che era stata recentemente bandita. Richard Gasquet, tennista francese, fu squalificato nel 2009 per tracce di cocaina, che dichiarò di aver ingerito accidentalmente baciando una donna. Anche Marin Čilić, croato, venne sospeso per nove mesi per uso di una sostanza vietata, poi ridotti in appello.

Non mancano episodi clamorosi nell’atletica. Ben Johnson, velocista canadese, perse la medaglia d’oro olimpica a Seul 1988 per il consumo di steroidi. Marion Jones, simbolo dell’atletica statunitense, confessò anni dopo di essersi dopata, perdendo cinque medaglie olimpiche. Infine, Asafa Powell, ex primatista mondiale dei 100 metri, fu sospeso nel 2013 per l’uso di uno stimolante vietato, un caso che suscitò grande clamore.

La sentenza per Sinner

A causa delle tracce di Clostebol trovate nel suo sangue, Jannik Sinner rischia una squalifica che può arrivare fino a 2 anni. Inizialmente era stata data per buona la sua buona fede, il massaggiatore usò questo prodotto per cicatrizzare una propria ferita e poi avrebbe trasmesso il tutto a Sinner solo massaggiandolo.

Tuttavia la Wada ha fatto ricorso al TAS di Losanna che entro un paio di mesi dovrebbe emettere una sentenza definitiva. Tanti i pareri e i commenti del mondo del tennis e non solo, tra chi è innocentista e chi invece è severo e chiede una squalifica per il tennista numero 1 al mondo.

Jannik Sinner (LaPresse).goalsicilia.it

“Si potrebbe trovare una conciliazione”

In una lunga intervista riportata da “Sport Mediaset” Angelo Cascella, avvocato esperto di diritto sportivo ed ex membro del TAS, ha parlato del caso Sinner: “È vero, rischia da uno a due anni di squalifica proprio perché non c’è dolo, se ci fosse stato la squalifica poteva arrivare anche a quattro anni. È vero che le quantità infinitesimali non hanno migliorato le prestazioni, ma le norme antidoping nascono i primis per tutelare la salute degli sportivi“.

Che decisione prenderà il TAS? Il rischio della condanna c’è, ma non è da escludere che le parti parlino per trovare una conciliazione a titolo transitivo. Sicuramente occorrerà tempo per il giudizio definitivo, ipotizzo non prima della prossima Primavera“.