Donati a GS.it: “Palermo e Messina non possono giocare in D, torneranno presto ai livelli che gli competono. In futuro…“

Una grande carriera da calciatore, un futuro da allenatore. Massimo Donati, ex centrocampista di Milan, Atalanta, Torino, Bari, Celtic, passato in Sicilia con le maglie di Messina e Palermo studia da tecnico e dopo un anno da allenatore delle giovanili dell’Hamilton Academical, è diventato quest’anno vice allenatore di Angelo Alessio al Kilmarnock club della Scottish Premiership.

Hai chiuso la carriera da giocatore in Scozia e sempre lì hai aperto quella da allenatore…

“Qui si sta molto bene, a parte il freddo a cui mi sono però abituato (ride ndr). Adesso sto facendo l’allenatore in seconda, mi trovo molto bene, sono sul campo tutti i giorni ed è quello che volevo”.

Non ti manca l’Italia?

“Mi manca un po’ ma più che altro il versante che riguarda famiglia e amici, per il resto ho sempre girato tanto nella mia carriera e mi piacerebbe continuare a farlo anche in futuro”.

Domenica si giocherà il derby Palermo-Messina in Serie D. Tu ne hai giocati diversi in Serie A e sei anche un doppio ex. Che effetto ti fa vederle lontano dal calcio che conta?

“Sarà comunque una grande partita anche se è strano vedere queste due squadre in Serie D soprattutto per la storia, i tifosi e tutta la gente che le segue. Sono due squadre che dovrebbero giocare, quanto meno per il seguito, in altre categorie, Serie A o almeno in Serie B”.

L’auspicio è che possano ritornare presto in queste categorie…

“Il Messina lo meriterebbe, perché ha un grande pubblico e perché ormai ci prova da diversi anni. Il Palermo ha cominciato un nuovo ciclo da zero, ma con l’organizzazione giusta, tornerà presto nel calcio che gli compete”.

Qualche mese fa ti è stata offerta la panchina di una squadra di Serie C del sud. In futuro magari potresti tornare in Sicilia da allenatore…

“Non si sa ma nella vita. Da calciatore sono stato benissimo in Sicilia e quindi sarebbe una bella cosa”.

Nella tua carriera hai avuto grandi allenatori, c’è qualcuno in particolare a cui ti ispiri?

“Ne ho avuti tantissimi di allenatori, alcuni molto bravi, altri meno. Ce ne sono due a cui mi ispiro anche se tra di loro sono agli opposti: Gasperini e Ventura mi hanno insegnato tanto dal punto di vista tattico, se dovessi dire come giocheranno le mie squadre in futuro, dico una via di mezzo tra i loro due credi calcistici”.

Qual è il tuo modulo preferito?

“O 3-5-2 o 4-4-2, mi piace giocare con due punte. Tutto il resto si può cambiare ma i due attaccanti ci devono essere”.

Published by
Damiani Vittorio