Disastro Champions: epidemia in squadra | Saltano due titolari a Inzaghi
Emergenza infermeria per l’Inter, e non solo, che si appresta a vivere la sesta giornata della Champions League.
L’Inter di Simone Inzaghi gioca un calcio caratterizzato da un equilibrio tra solidità difensiva e intensità offensiva. La squadra, pur mantenendo una struttura difensiva compatta, è molto dinamica nelle transizioni. In fase di possesso, Inzaghi predilige un gioco orizzontale che permetta di allargare il campo, utilizzando le fasce per allentare la pressione e creare spazi. Le palle lunghe, soprattutto verso le punte o gli esterni, sono spesso una chiave per sbloccare la difesa avversaria.
In fase di non possesso, l’Inter adotta un pressing alto, cercando di recuperare palla il più vicino possibile alla porta avversaria. Quando la pressione non è efficace, la squadra si ritira compatta, mantenendo una difesa a quattro o a cinque, con i centrocampisti pronti a supportare la linea difensiva. Questa tattica mira a neutralizzare gli attacchi avversari e a ripartire rapidamente, sfruttando le qualità di velocità e tecnica dei giocatori offensivi.
Nel periodo invernale, le squadre di calcio sono spesso costrette a fare i conti con un aumento significativo degli infortuni. Le condizioni climatiche più rigide, unite a una congestione del calendario che include partite ravvicinate, mettono sotto stress i giocatori, riducendo i tempi di recupero e aumentando il rischio di lesioni muscolari, tendinee o articolari. La combinazione di terreni più pesanti e temperature basse può infatti influire sulla resistenza fisica e sulla mobilità, rendendo più difficile per i calciatori mantenere alte prestazioni.
Inoltre, le squadre sono spesso chiamate a giocare su più fronti (campionato, coppe nazionali e internazionali), aumentando il rischio di sovraccarico e affaticamento. Gli allenatori devono fare i conti con l’impossibilità di ruotare completamente la rosa, costringendo i titolari a scendere in campo con minori margini di recupero. Questo scenario impone una gestione oculata delle risorse fisiche, con particolare attenzione alla prevenzione e alla riabilitazione degli infortuni per mantenere il rendimento a livelli ottimali.
Infermeria piena per i nerazzurri
L’Inter che si appresta a fare visita al Bayer Leverkusen, per il sesto turno della nuova Champions League, deve fare i conti con problemi legati agli acciacchi e agli infortuni. Infatti, oltre al terzo portiere Di Gennaro, è la difesa il reparto più rimaneggiato.
Inzaghi, in questo periodo intenso di gare tra campionato e coppe, non può permettersi di fare roteazioni nel reparto arretrato. Così nel terzetto davanti a Sommer le scelte sono obbligate, viste le contemporanee assenze di Acerbi e Pavard, con Bisseck e Bastoni ai fianchi di De Vrij. Uniche alternative Carlos Augusto e Damian. Quest’ultimo però in Germania probabilmente giocherà sulla fascia destra a causa della sindrome influenzale che ha colpito Dumfries.
“L’epidemia” di dicembre
In questo periodo della stagione ogni squadra deve fare i conti con l’infermeria, vuoi per le temperature che si sono abbassate, vuoi per l’accumulo di partite dopo quasi quattro mesi della stagione. Per questo, come già detto, l’Inter deve rinunciare a Pavard, Acerbi e Dumfires, ma non è messo meglio il Milan che dovrà rinunciare a Pulisic almeno fino a Natale.
È così che l’Atalanta per problemi muscolari ha perso Zappacosta e Cuadrado, mentre la Juventus dovrà rinunciare a Cambiaso. La Roma ha dovuto rinunciare a Cristante, il Napoli e la Lazio rispettivamente Mazzocchi e Vecino. Giusto per citare qualcuno delle cosiddette big.