Raffaele Di Napoli, allenatore dell’Akragas, è intervenuto in conferenza stampa sia per fare un bilancio che per parlare del match di domani con la Juve Stabia. Qui di seguito i principali temi trattati.
PREMESSA: “Domani contro la Juve Stabia possiamo chiudere il cerchio, ma per me è doveroso dire due parole importanti per quest’anno che ho passato ad Agrigento. Siamo un gruppo che ha lavorato con onestà e pulizia, nonostante lo scetticismo iniziale, e vogliamo fare questa grande impresa”.
RINGRAZIAMENTI: “Doveroso dire grazie ai presidenti Alessi e Giavarini per quello che hanno fatto. Ho avuto la fortuna di essere a capo, anche se mi sento al pari, di tutto il mio staff e meritano un ringraziamento uno ad uno per quello che hanno fatto. Se oggi questo sogno è realizzabile è soprattutto grazie alla loro dedizione. Un grazie ai miei collaboratori più stretti come Leo Criaco, il prof. Albarella, Pellegrino e Ciccio Nobile, persone favolose che mi hanno accompagnato in questo cammino abbastanza difficile. Chi mi ha preceduto ha fatto un grande campionato con una salvezza serena, non era facile”.
ALTRI GRAZIE: “Vanno fatti dei ringraziamenti anche a quelle persone che lavorano dietro le quinte e non ci hanno mai fatto mancare nulla. Come Alessandro e Paolo i nostri magazzinieri. Per quanto riguarda lo staff medico Claudio e Giovanni, sempre precisi e puntuali, con il Dottor Taverna. Lui oltre ad essere il medico è stato un vero ‘padre’. Anche Biagio Nigrelli merita tanti grazie, è il braccio dei presidenti, su 24 ore ne lavorava 22. Non per ultimi i due custodi che ci hanno dato la massima disponibilità, come ringrazio Davide Sardo per come ha gestito la parte mediatica, oltre ai fratelli Barresi. Sono onorato di essere stato ad Agrigento, vedremo cosa succederà in futuro”.
COMMOZIONE: “Non ultimo la mia famiglia (si commuove, ndr). La mia compagna mi è stata vicino, così come mia figlia. Volevo ringraziare tutti e ci tenevo a farlo. Se ho fatto l’allenatore dell’Akragas lo devo ad una persona che è andata via, Peppino Tirri. La prima persona che mi ha chiamato, ha creduto in me e lo ringrazio pubblicamente”.
ORGOGLIOSO: “Non ho menzionato la squadra perché loro sanno già cosa valgono per me. Hanno dimostrato grande attaccamento ai colori biancazzurri, lavorando sempre con grande professionalità. Ci tengo a precisare che non è un discorso di commiato, ma semplicemente un voler dire grazie a chi ha lavorato tutto l’anno con massima dedizione e professionalità”.
ARRICCHITO: “Questa stagione mi ha fatto crescere tanto, sia da uomo che e soprattutto da allenatore. Ho ringraziato la squadra perché mi ha arricchito. Sia dal punto di vista strettamente calcistico, perché ho cambiato modo di giocare rispetto al passato, ma sono riuscito a trasmettere alla squadra valori importanti come onestà e rispetto. Per me questa è stata una vittoria. Forse devo imparare ad essere più mediatico, ma sono una persona troppo vera”.
BRAMATI E COCHIS: “Bramati lo stiamo cercando di recuperare nell’immediatezza, mentre Cochis ha bisogno di più tempo. Ho cercato di preparare la partita di domani in maniera serena, ma contro la Juve Stabia è una gara decisiva e sono sicuro che i ragazzi faranno una prestazione strepitosa”.
SCARAMANZIA: “Quando ho vinto il campionato qui da giocatore c’era mio fratello piccolo e l’ho portato con me. Quando sono stato presentato ho fatto lo stesso, adesso è qui e speriamo che porti bene per domani (ride, ndr)”.
TIFOSI: “Domani noi rappresentiamo la città, rappresentiamo il Gigante. Chi viene al campo sa l’importanza del match e sono convinto ci sarà una bella cornice di pubblico. Posso solo ringraziare curva e distinti per quello che hanno dato, contro le Vespe potrebbero essere davvero ancora una volta il 12esimo uomo in campo”.
JUVE STABIA: “È una grandissima squadra che a gennaio si è rinforzata per andare in B. Stanno facendo un buon campionato, la mentalità che hanno è quella di voler ottenere la promozione. Sarà una gara che può nascondere mille difficoltà, ma mi preoccupo più di come ci approcceremo noi. Loro non sono più forti di noi, ma neanche noi di loro. Dovremo fare la nostra partita, cercando di portare a casa i tre punti”.