Arturo Di Napoli, ex bomber del Messina e protagonista della storica promozione in Serie A nel 2004, segue ancora con affetto le sorti della squadra giallorossa. In un’intervista rilasciata a Fabrizio Bertè per Repubblica Palermo, ha espresso la sua preoccupazione per la difficile situazione del club: «Non ho mai smesso di seguire il mio Messina. Conosco questa città e il suo potenziale, ed è doloroso vederla in queste condizioni. Spero che si trovi al più presto una soluzione per salvare il calcio messinese».
La crisi del Messina e l’appello a Sciotto
Il Messina sta attraversando un momento critico, tra problemi societari e una classifica che lo vede al terzultimo posto. «Sciotto ha investito molto, ma è mancata una vera programmazione. Il club non ha mai costruito basi solide con il settore giovanile e con la città», ha spiegato Di Napoli, che suggerisce una via d’uscita: «L’unica soluzione possibile è che Sciotto faccia un ultimo atto d’amore, salvando la squadra prima di lasciare definitivamente».
Di Napoli ha anche ricordato la sua esperienza da allenatore del Messina nel 2015, sottolineando come passione e competenza possano fare la differenza: «Abbiamo costruito una squadra con pochi soldi, ma con qualità e organizzazione. In un anno abbiamo riportato 20.000 persone allo stadio in Lega Pro».
Palermo, un progetto solido per tornare in A
L’ex attaccante ha parlato anche del Palermo, club in cui ha militato, lodando il lavoro della società: «Palermo è una piazza straordinaria, vive di calcio e ha una dirigenza solida. Osti? Non c’è nulla da insegnargli, è lui che può dare lezioni».
Di Napoli ha poi elogiato i protagonisti della stagione rosanero: «Audero, Magnani e Pohjanpalo stanno incidendo moltissimo. Dionisi è un tecnico capace e la sua conferma è stata una mossa intelligente per dare continuità al progetto».
Infine, sulle possibilità di promozione in Serie A, ha espresso fiducia: «Se non sarà quest’anno, accadrà sicuramente nel prossimo. Il Palermo ha basi solide per tornare tra le grandi».