Ex giocatore e ora procuratore e scopritore di tanti giovani talenti siciliani. Pietro Dell’Orzo, dopo l’investitura del Calcio Sicilia che ha puntato fortemente su di lui, sta facendo un grande lavoro con i giovani dell’isola e, dopo la possibilità l’estate scorsa di passare al Palermo, ha gli occhi addosso di diverse società professionistiche. Col il direttore, Goalsicilia.it ha fatto un punto sui suoi assistiti e non solo.
Nella Primavera del Palermo di Scurto si stanno mettendo in mostra Ambro e Mendola ieri tutti e due in gol nella vittoria che vale l’aggancio alla vetta del campionato . C’è già qualche sirena di mercato su di loro?
“Ambro è un giocatore che ha tutte le carte in regola per imporsi anche con i grandi, fisico e grande tecnica, l’anno prossimo giocherà in una prima squadra. Mendola, essendo un 2000, completerà il suo percorso con un altro anno di Primavera: è un giocatore duttile che può fare tutti i ruoli di centrocampo e ha anche 4 gol all’attivo”.
Nell’under 17 rosanero sta trovando continuità Correnti…
“Riccardo è un giocatore che farà parlare di se: tecnica e gran dribbling, è il classico esterno d’attacco che ti crea la superiorità numerica e vede anche la porta”.
La Juventus ha vinto la scommessa Angileri e Francofonte. I due stanno facendo grandi cose…
“Hanno già fatto 6 gol in due, condite da buone prestazioni. Hanno preso parte anche a qualche allenamento in prima squadra: vederli al fianco di Buffon and company è stata una grande emozione anche per me. La strada però è ancora lunga, sono giovani e imporsi alla Juve non è mai facile”.
Intanto Da Graca è in Germania con la nazionale. È l’anno della sua esplosione?
“Marco è ancora giovane, quest’anno è cresciuto molto caratterialmente, penso che sia uno dei giocatori più forti che il Palermo abbia mai avuto nel suo settore giovanile. Queste esperienze in Portogallo e Germania con la nazionale accresceranno il suo bagaglio calcistico sicuramente”.
Mustacciolo intanto volerà a Parma. Com’è nata la trattativa che l’ha portato in gialloblu?
“E’ un classe ’00 che ha avuto gli attributi di imporsi in un campionato importante e formativo quale è la serie D. Spesso, sia i ragazzi che i genitori non capiscono che è meglio andare a farsi le ossa in questi campionati invece che marcire a fare panchine in campionati primavera o giocare nelle squadre beretti. In questo devo ringraziare i genitori del ragazzo che hanno avuto sempre fiducia in me e nel mio lavoro. Dopo qualche ottima prestazione del ragazzo, ho subito sentito il Direttore dei gialloblu Faggiano, al quale non sfugge mai nulla, abbiamo cominciato una trattativa con il Troina che si è messa subito a disposizione per dare questa grande opportunità al ragazzo”.
La stessa strada può percorrere Mattei…
“Mattei purtroppo ha avuto meno opportunità di mettersi in evidenza nel Troina ma è stato comunque convocato in nazionale dilettanti under 18 prendendo parte da titolare al Caput Mundi, segnando anche un gol all’Inghilterra. È un ragazzo da 10 e lode come carattere e formazione e anche con lui siamo sulla strada giusta”.
Intanto Buffa al torneo arco di Trento, se non bastassero le vittorie dei rispettivi campionati di giovanissimi e allievi, certifica il lavoro cristallino del calcio Sicilia…
“Buffa è un giocatore importante che ho seguito tutta l’estate per portarlo al Calcio Sicilia, è l’esempio di come una società seppur dilettantistica può completare la crescita di un ragazzo. Il Calcio Sicilia non pensa solo a vincere i campionati ma anche a formare i ragazzi calcisticamente, lo testimonia il fatto che i vari Ambro, Da Graca, Mustacciolo, Mattei vengono dal nostro vivaio. Lavorare con i giovani calciatori, con i settori giovanili è molto complicato. Ogni ragazzo ha la propria crescita, non sono tutti uguali, devi mentalizzare sia loro che le famiglie: al giorno d’oggi subito si pensa che vanno avanti i raccomandati, gli amici degli amici, si deve invece capire che bisogna lavorare, impegnarsi, avere pazienza, accettare i giudizi anche negativi dei tecnici e rispettare le loro scelte. Quando trovo ragazzi e soprattutto famiglie che lavorano con la mia stessa linea d’onda ad avere benefici è proprio il ragazzo. Parlo spesso con i giocatori, con i genitori, sono molto disponibile perché il confronto è alla base della crescita e deve partire da noi addetti ai lavori”.