“L’addio al Real Avola è una cosa che non mi riguarda più”. Sono passate ormai poco più di due settimane dalla separazione tra mister Giovanni De Leo e la squadra rossoblu. Il tecnico per la prima volta dopo l’addio alla panchina, torna a parlare ai microfoni di Goalsicilia.it.
Mister, con il Real Avola una separazione ambigua…
“Non sono io che devo dare delle risposte a riguardo. E’ possibile che, alla base della decisione, ci siano stati i risultati negativi delle ultime tre gare. Però non le prestazioni, perchè con Sant’Agata ed Acireale ce la siamo giocate a viso aperto ribattendo colpo su colpo ogni azione: a detta di tutti, il Real Avola non ha assolutamente demeritato e ricordiamoci che contro le prime della classe ci può stare la sconfitta. Quella situazione ha spinto qualcuno a dare prima le dimissioni al posto mio, poi a trasformarle in esonero. Comunque sono cose normali del pallone. Personalmente sono soddisfattissimo di quanto fatto ad Avola quest’anno, perchè tranne la bruttissima prestazione di Rocca di Caprileone ed il secondo tempo con il Viagrande, abbiamo sempre offerto ottime gare, riuscendo a vincere anche contro squadre blasonate”.
Qual è il suo rammarico più grande dopo l’esonero?
“Rammarico non ce n’è perchè quando si è a posto con la propria coscienza non esistono rimpianti. Auguro solo alla tifoseria ed alla società di ottenere sempre il massimo, perchè sono molto legato a questi colori”.
Vi aspettavate già che il mercato di dicembre avrebbe portato tutti questi movimenti?
“A dicembre non era prevista nessuna rivoluzione, ma solo eventuali innesti sulla base di quello che il mercato avrebbe offerto. Sono onesto, il nostro direttore si era mosso molto bene e per tempo. Poi, tutto quello che è accaduto, probabilmente ha portato a delle scelte diverse”.
Può l’Avola essere risucchiata nella lotta per non retrocedere?
“Non credo che il Real abbia alcun problema a salvarsi perchè è in ottime mani, esperte e soprattutto capaci. L’obiettivo sarà raggiunto così come programmato. Sono sicuro che ogni partita il Real sarà un brutto cliente per qualsiasi squadra, soprattutto in casa dove ha anche l’appoggio dei tifosi”.
Qual è la squadra che l’ha sorpresa di più in questo girone di andata?
“La squadra che mi ha più impressionato è stato il Biancavilla. Hanno un ottimo mister e tatticamente mi è piaciuto molto. Poi logicamente ci sono squadre forti che stanno dimostrando il loro valore. Non sono invece affatto sorpreso del Sant’Agata: chi conosce la categoria, conosce i nomi dei calciatori e del mister che hanno, per cui non è affatto una sorpresa, ma una conferma”.
Per la corsa alla D è sempre più lotta a cinque…
“Secondo me sì. La serie D sarà una cosa da vedere tra Sant’Agata, Acireale, Palazzolo, Milazzo e San Pio così come previsto ad inizio stagione. Non c’è alcuna sorpresa, forse l’unica che manca all’appello in questa corsa è lo Scordia, ma a volte non sempre i valori in campo riescono ad essere quelli veri. Purtroppo avranno avuto qualche difficoltà di cui noi non siamo a conoscenza ed hanno perso qualche punto di troppo, ma anche loro sicuramente risaliranno la china”.
C’è qualche giovane che l’ha colpita particolarmente?
“Giocatori bravi ce ne sono moltissimi e rischierei di dimenticarne qualcuno. Però posso dire che ho visto giovani importanti: molti ’94, ’95, ’96 interessantissimi e questa è una buona cosa per il calcio siciliano, perchè negli anni a venire vedremo sicuramente bei campionati. In chiusura…”
Prego…
“Colgo l’occasione per augurare a tutti gli sportivi ‘dannati’ come noi, amanti di questo sport, un felicissimo Natale e un anno ricco di soddisfazioni calcistiche e familiari”.