D’Amico: ‘’Acireale? Come se mi fossi liberato da malattia. Contestazione, sputi, vi racconto…’’

Nicola D’Amico, presidente dimissionario dell’Acireale, intervistato da “La Sicilia” ha dichiarato: “Mi sento come liberato da una malattia. Sono drogato di calcio e, solo uno come me, poteva investire e spendere tempo e soldi per essere offeso ogni giorno dai tifosi. Mi sono scocciato, mi hanno fatto ‘disprizziare’. Mi hanno dato del pezzo di me*da, mi hanno detto di andar via, contestazioni sputi. A tutto però c’è un limite.

Volevano un proprietario che andasse in giro con autista come fanno tanti finti acquirenti che poi non hanno messo una lira in questa società? Ho sbagliato forse ad essere meno ricco di questi, ma ho sempre mantenuto la parola data e chiedevo solo buonsenso. Mancano 9 partite, possiamo vincere il campionato. Abbiamo costruito uno squadrone, dividendo la rosa a metà si farebbero due squadre che punterebbero entrambe a vincere. Per il ritiro prima della gara col Sant’Agata pagherò tutto io, così come fino a fine febbraio. Dopo spero si faccia avanti qualcuno interessato”.

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