Dal doping alla serie C: Torna in campo in Italia dopo la squalifica | “Voglio giocare”

158
Test doping (Instagram) www.goalsicilia.it

Il calciatore dai piedi buoni dopo il lungo stop per doping è pronto per tornare a giocare e lo fa in terza serie.

Il doping è una delle ombre più controverse del calcio, eppure diversi giocatori, nonostante squalifiche pesanti, sono riusciti a tornare sui campi di gioco. Tra i casi più recenti, Paul Pogba, centrocampista francese, ha fatto notizia per una sospensione dopo essere risultato positivo al testosterone durante un controllo antidoping nel 2023. L’episodio ha scosso la sua carriera, già segnata da infortuni, ma Pogba ha dichiarato la sua intenzione di lottare per dimostrare la propria innocenza e tornare al suo massimo livello.

Un altro esempio iconico è quello di Diego Maradona, risultato positivo alla cocaina nel 1991 durante il periodo al Napoli. La squalifica di 15 mesi fu un duro colpo, ma Maradona riuscì a tornare in campo, giocando anche per il Siviglia e la Nazionale argentina, prima di un ulteriore episodio controverso nel 1994, durante i Mondiali negli Stati Uniti, per uso di efedrina. Nonostante le ricadute, la sua resilienza lo ha reso un simbolo di talento e fragilità umana.

Più recentemente, l’uruguaiano José Paolo Guerrero, attaccante noto per il suo contributo alla Nazionale peruviana, è stato squalificato nel 2017 per un presunto uso di cocaina, che lui attribuì a un tè contaminato. Dopo una lunga battaglia legale, Guerrero riuscì a ridurre la squalifica e tornò in campo, partecipando addirittura al Mondiale del 2018 e diventando un eroe nazionale per il Perù.

Tra gli altri casi, ricordiamo Adrian Mutu, sospeso nel 2004 per cocaina, e Samir Nasri, punito nel 2018 per violazione delle regole sui trattamenti medici. Anche se le squalifiche per doping macchiano la reputazione, molti calciatori riescono a ricostruire le loro carriere, mostrando forza mentale e determinazione, e spesso trovano il sostegno di tifosi e club pronti a perdonarli.

Il Papu scalpita

Alejandro “Papu” Gómez ha avuto una carriera brillante, iniziata in Argentina con l’Arsenal di Sarandí e proseguita con il passaggio al San Lorenzo. Nel 2010 approda in Europa al Catania, dove si fa notare per tecnica e visione di gioco. Dopo un’esperienza al Metalist in Ucraina, torna in Italia nel 2014, firmando con l’Atalanta.

A Bergamo diventa il leader della squadra, trascinandola a risultati storici, tra cui qualificazioni in Champions League. Nel 2021 si trasferisce al Siviglia, vincendo l’Europa League, ma nel 2023 la sua carriera viene interrotta da una squalifica per doping in seguito ad un controllo fatto nel 2022, due anni di squalifica per lui a causa di uno sciroppo usato senza consultare il medico.

Papu Gomez (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il countdown per tornare in campo

Gomez è quindi fermo da oltre un anno e dovrà ancora attendere un poco prima di giocare una gara ufficiale. Nonostante le quasi 37 candeline, che saranno soffiate a febbraio, il fantasista non ha nessuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo.

Il calciatore ha dichiarato che “Finalmente vedo la luce in fondo al tunnel” e ha ricominciato ad allenarsi. Lo sta facendo con il Renate, squadra che lo ha accolto e che milita in Serie C. In ogni caso Papu non potrà giocare ancora per qualche mese, ma il countdown è già partito.