Daì a GS.it: “Finalmente è tornato il Trapani, ora lo stadio pieno. Su nuova società e mio futuro…­“

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“Dopo un anno di assenza e silenzio totale…siamo di nuovo qui”. Nino Daì,

“Dopo un anno di assenza e silenzio totale…siamo di nuovo qui”. Nino Daì, capitano e bandiera storica del Trapani calcio, oggi allenatore, parla così a Goalsicilia.it, della rinascita dei granata e non solo.

Finalmente il ‘tuo’ Trapani è rinato.

“Sono contentissimo, la città e la tifoseria merita di fare calcio e di farlo certi livelli. Si riparte dalla Serie D ma già si respira aria di calcio dopo un anno ed è importante. Adesso manca solo vedere lo stadio pieno di persone e bandiere…”.

I granata ripartono con una proprietà locale…

“La società fino ad adesso ha gestito benissimo il Dattilo portandola avanti con successo, stanno operando con ‘i piedi di piombo’, non faranno salti mortali ma cercheranno di fare le cose per bene: una buona squadra e poi andranno in crescendo. Ho fiducia”.

Qual è l’errore che la nuova società non deve fare?

“Conoscendo le persone che compongono il club non credo faranno mosse azzardate. Se rimangono sulla loro linea possono fare bene anche con il nome Trapani…Ecco la cosa da ricordare è che le pressioni saranno diverse, il Dattilo è il Dattilo e il Trapani è il Trapani, la gente pretende tanto”.

Ci sarà un ruolo anche per Nino Daì all’interno del nuovo Trapani?

“Abbiamo avuto dei contatti, mi è stata fatta una proposta come allenatore della juniores ma non abbiamo trovato l’accordo, per adesso ci siamo lasciati, più in là chi lo sa…Dopo 15 anni di Trapani mi sarebbe piaciuto ma ci devono essere le condizioni giuste per accettare. Li ringrazio, ringrazio il presidente Mazzara che mi ha pensato e cercato”.

Mister e se invece ti chiamasse una prima squadra?

“Dopo le esperienze da calciatore e quelle a livello nazionali con le giovanili del Trapani, perché no? Io sono partito dall’Eccellenza, poi Serie D, C 1, C 2 e B fino a sfiorare la Serie A…Conosco tutti gli ambienti e tutte le dinamiche delle categorie, mi sentirei non pronto ma prontissimo, sarebbe da ulteriore stimolo, sono partito dal basso come calciatore e magari partirò dall’Eccellenza anche come allenatore e chissà…Sono uno che ha voglia di lavorare sul campo, non mi sono mai risparmiato su nulla e se arrivasse una chiamata, sarei pronto a valutarla”.