Da poco ha raggiunto la promozione in Eccellenza con il Marina di Ragusa e domenica si affrontano due sue ex squadre, Siracusa e Sicula Leonzio. Il ‘Pocho’ Fabio D’Agosta, a Goalsicilia.it, ci ha parlato di questo e molto altro.
Ad inizio anno sei sceso in Promozione, ora finalmente torni in categorie che ti si addicono di più…
“Ho sposato un progetto, sto bene e posso dire che è stata la scelta giusta, ormai si pensa alla famiglia prima che al calcio. Per quanto riguarda il campo, si era partiti con altre ambizioni, strada facendo abbiamo fatto sempre meglio e abbiamo conquistato questa promozione. Sono vicino a casa, non rimpiango comunque le categorie in cui giocavo prima”.
Il tuo futuro non si discute, rimani al Marina…
“A meno che la società non mi mandi via, sì (ride ndr). Qui sto benissimo, col presidente c’è un grande rapporto, a 33 anni ci sono altre priorità”.
Domenica a Carini affronterete il Real Rometta nella finale di Coppa…
“Vogliamo fare il double, anzi spero mio figlio non nasca proprio domenica visto che il suo arrivo è previsto nei prossimi giorni (ride ndr). Voglio, comunque vada, ringraziare la società, i tifosi e i compagni, tutte persone serie e che lavorano per far emergere questa piccola realtà”.
Il girone C di Serie C ha visto due siciliane che hanno lottato fino all’ultimo per la B…
“Quest’anno il campionato è stato veramente bello. Il Lecce dopo tanti anni è giusto che sia salita in Serie B, se lo meritava. Il Catania ha pagato un po’ di discontinuità, il Trapani ha fatto un grande campionato e se la giocherà ai play off”.
Il Siracusa non farà i play off…
“Credo che il Siracusa, con questa gestione, ha fatto grandi cose, la Serie C, in questo momento, è la giusta dimensione per città e tifoseria. So che Cutrufo vuole lasciare, ho sentito alcuni tifosi con cui ho ancora il piacere di sentirmi, c’è un po’ di incertezza. Non è un dramma non fare i play off anche perché rispetto all’anno scorso la squadra è cambiata moltissimo”.
Con la maglia azzurra hai vinto un campionato…
“Siracusa è una piazza che porterò sempre nel cuore, la gente mi ha sempre trattato bene. Poi vincere vuol dire sempre lasciare un bel ricordo. Ogni volta che vado a Siracusa, mi vengono sempre a trovare: quando quest’anno abbiamo giocato contro il Priolo, un gruppo di ultras mi è venuto a trovare e per me è sempre un’emozione unica”.
Qual è il ricordo più bello della tua avventura in terra aretusea?
“Ahimè è stata la partita col Vittoria (sorride, ndr). Perdevamo 2-0 e poi ho fatto doppietta contro la squadra della mia città. Qualcuno pensava non potessi giocare o segnare contro il Vittoria, ma sono un professionista… in quel momento giocavo per il Siracusa ed era giusto dare il massimo per il Siracusa. Per i tifosi azzurri, che un vittoriese segnasse due gol al Vittoria in favore del Siracusa è stata un’apoteosi, da lì è nato il grande amore tra me e la tifoseria”.
Col la Leonzio, c’è stato un addio dai due volti: amato dalla piazza ma un’interruzione brusca del rapporto con la società…
“La piazza lentinese è un’altra piazza che porterò sempre nel cuore: Lentini veniva da un percorso burrascoso, senza calcio da tanti anni, paese piccolino, lì ho fatto forse i gol più belli della mia carriera. Poi abbiamo fatto un percorso play off intenso e bellissimo culminato con la promozione in D, si era creato un amore incredibile. Finiti i play off, avevo spergiurato che sarei rimasto, perché tra le altre cose, il presidente ci aveva trattati benissimo. Però c’è sempre una società che decide, c’erano dei discorsi che non mi sono piaciuti, ci sono rimasto malissimo per aver dovuto dire addio. Col presidente dopo ci siamo chiariti, però lì ho capito che forse non c’è riconoscenza nel calcio. Leonardi sta facendo grandi cose, in pochi anni ha portato la squadra in C quando fino al 2010 Lentini non figurava in nessun campionato dilettantistico. i risultati gli stanno dando ragione e bisogna fargli soltanto grandi complimenti”.
Ti aspettavi, al primo anno di Serie C, una Sicula Leonzio ai play off?
“Assolutamente sì. Il presidente è ambizioso, una volta mi disse che voleva portare la squadra in B e io credo che prima o poi ci riuscirà. L’amore che ho avuto a Lentini è tanto, perciò spero che prima o poi ci riesca”.
Domenica si affronteranno proprio le tue ex squadra, Siracusa contro Sicula Leonzio, per chi tifi?
“Pareggio (ride ndr). Il cuore è diviso a metà”.
Obiettivamente invece, chi vedi favorito?
“Credo la Sicula Leonzio per come sta mentalmente. Il Siracusa sta attraversando un periodo critico, i bianconeri hanno dalla loro un po’ di spensieratezza in più”.