Attraverso un comunicato apparso sul sito del club, Giovanni Randisi, della sezione calcio del Cus Palermo, dice la sua sulle decisioni del Giudice Sportivo che hanno colpito la squadra giallorossonera dopo la sfida col Canicattì: “Con infinite incredulità e amarezza abbiamo appreso dal CU 167 delle sanzioni disciplinari comminate a risultanza dei fatti relativi alla gara di sabato scorso contro il Canicattì.
Ci appare palese che, essendo stato del tutto ignorato quanto evidenziato dalle immagini televisive e dalla testimonianza unanime di tutti i presenti, ai danni della nostra Società sia in atto, da parte dei vertici delle Associazioni preposte, una cosciente mortificazione degli sforzi da noi profusi nel veicolare i valori che di questo sport dovrebbero essere fondamento.
Forti come siamo di una gloriosa storia polisportiva lunga 70 primavere, troviamo inaccettabile dover subire oltre il danno la beffa di esser posti sul banco degli imputati.
Insopportabile ci appare infatti rilevare, rispetto a quanto a noi imputato, come alle Società caratterizzatesi per comportamenti censurabili, per usare un diplomatico eufemismo, venga offerta in premio una colposa, se non dolosa, impunità.
Ci riserviamo di valutare ogni iniziativa volta a tutelare la nostra onorabilità, data dal rispetto nutrito per i valori di questo sport, che in questa circostanza ci appaiono calpestati proprio da coloro che ne dovrebbero custodire la purezza”.