Dario Biondo, direttore del Cus Palermo retrocesso in Promozione, ha detto:
“Ed eccoci qui a commentare una retrocessione che lascia tanta amarezza. Amarezza per quello che sono questi ragazzi che hanno onorato questo campionato senza mai mollare e che a testa alta hanno dimostrato di poter fare questa categoria. Sì, perché se la categoria si è persa non è sicuramente colpa loro ma nostra che non abbiamo saputo progettare meglio il loro percorso.
Complimenti a tutti, al mister ed a tutti coloro che hanno collaborato con lui e che sono riusciti a tenere unito questo gruppo di ragazzi malgrado i risultati non arrivassero. Per il resto mi dispiace per tutti coloro succubi di un sistema veramente malato, pensano di togliermi l’entusiasmo, mi dispiace tanto per voi perché io sono al Cus Palermo. Società che era, è e sarà. E che mi ha sempre dato tanto nel mio percorso non solo calcistico ma di vita.
Società che mi ha fatto capire cosa significano i valori dello sport ed è per questo che il mio entusiasmo non finirà mai, perché sto con chi utopicamente crede che in questo ambiente si può fare bene anche senza quei famosi “scagghiuna” che poi si trasformano in vergogna di cui ahimè il sistema ad oggi è succube.
Ora siete tutti bravi ad elogiare i ragazzi che volete l’anno prossimo, ragazzi di cui vi interessa solo la data di nascita. Aver dato vetrina a questi ragazzi purtroppo è l’unica grande vittoria che ci rimane ma non è poco perché per il resto avremo sempre la possibilità di migliorare facendo tesoro degli errori ma senza cambiare la mentalità.”