Nei giorni scorsi si è dimesso da socio del Licata dopo tanti anni. Ci riferiamo ad Angelo Curella, che in un recente passato ha indossato anche i galloni di direttore sportivo gialloblù. Così come riporta “Licatanotizie.net” queste le motivazioni.
PREMESSE: “Durante tutta la stagione ho chiesto una riunione societaria in tempi brevi dopo la fine del campionato per analizzare il passato e capire dove si era sbagliato. Ci siamo invece incontrati il 1° giugno. I sigg. Scimonelli e Massimino avevano dichiarato che la stagione è stata esaltante…”.
VALUTAZIONI: “Se ad inizio anno hai l’obiettivo di approdare in Serie D, e hai a disposizione campionato, Coppa, play off e ripescaggio ma non riesci, viste le cifre spese per me è stato un fallimento. Sia a livello societario, sia tecnico, sia economico chee soprattutto d’immagine visti i fatti con il Trani che hanno portaot alla squalifica del Liotta”.
MASSIMINO: “Ha espresso la volontà di non volere fare calcio con me, preso atto di questa volontà ho lasciato la riunione del 1° giugno con qualche polemica sia nei suoi confronti che in quelli del sig. Scimonelli. La mia idea era sempre la stessa, non era stato raggiunto nessun obiettivo di quelli prefissati”.
AMORE PER LICATA: “Io sono e sarò per tutta la vita uno dei soci fondatori di tante stagioni di questo Licata. Era però arrivato il momento di fare un passo indietro, anche per dare serenità a tutto l’ambiente”.
SCOMODO: “Chi mi conosce sa che sono una persona leale, di parola e senza peli sulla lingua. Forse questo modo di esternare i miei pensieri non è gradito a qualcuno, ma forse sono scomodo perché dico i fatti che tutti conoscono”.
QUOTE: “Ho regalato le mie quote agli altri soci. Sono un licatese Doc e tornerò ad essere tifoso di questa maglia, sarò il primo a gioire quando questa squadra torni al calcio professionistico”.
IL TITOLO: “Spero che questo titolo rimanga sempre a Licata, questa squadra appartiene ai licatesi e alla città. Forza Licata!”.