Crimi: “Messina è la mia seconda pelle. Contro la Juve NG servirà ancora di più”

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MESSINA – È il simbolo della resistenza giallorossa, l’uomo che non si è mai risparmiato in campo e che oggi rappresenta un punto di riferimento per spogliatoio e tifosi. Marco Crimi, messinese doc, ha parlato con il cuore al termine dell’ultima seduta d’allenamento al “San Filippo”, mostrando ancora una volta quanto forte sia il suo legame con la maglia del Messina.

«Era importantissimo vincere a Foggia e non potevo risparmiarmi – ha dichiarato Crimi a Gazzetta del Sud –. I miei compagni avevano già compreso l’importanza di questa piazza, ma cosa ti dà davvero Messina lo capisci vivendo la città ogni giorno, non solo sul campo».

La sua è una missione doppia: calciatore e figlio della città, tornato per dare una mano nel momento più difficile. «La pressione non la sento, sono felice di giocare per la mia gente, per i miei amici. Indossare questi colori in una stagione così complicata è una responsabilità che mi carico volentieri. Ogni campionato ha le sue difficoltà, ma qui voglio dare il massimo per conquistare la salvezza e magari creare le basi per qualcosa di più».

Dopo il rinvio della sfida con la Juve Next Gen da sabato a domenica alle 20, i giallorossi sono tornati al lavoro. Sarà uno scontro diretto fondamentale per agganciare i playout, contro un avversario già certo di un posto ai playoff. «Sono partite difficilissime – ha aggiunto Crimi –. Loro avranno leggerezza mentale e qualità, noi dovremo contrapporre grinta, compattezza e attenzione. Ma sono convinto che, tutti insieme, possiamo farcela. Il calore dei tifosi ci accompagna sempre, a prescindere dalla classifica, e questo ci dà una forza in più».

Un ultimo appello, quindi, al pubblico del “Franco Scoglio”: «Sarà una battaglia. E vogliamo combatterla insieme alla nostra gente».