Corriere dello Sport: “Trapani, Aronica torna per evitare almeno i playout”

33


Era iniziata con ambizioni altissime, la stagione del Trapani, ma si è trasformata in un vero e proprio incubo. Dopo quattro cambi in panchina e sei sconfitte consecutive, la squadra granata si ritrova oggi a soli sette punti dalla zona playout, con un calendario tutt’altro che semplice all’orizzonte.

Come racconta Gabriele Ferruccio sul Corriere dello Sport, la sconfitta nel derby contro il Catania (0-3), ha fatto esplodere la frustrazione del presidente Valerio Antonini, che nel post gara non ha risparmiato critiche: «Questa stagione è stata un fallimento clamoroso, che mai avrei immaginato. Rischiamo i playout, i giocatori devono capirlo». Parole dure, che fotografano una situazione al limite, in cui la priorità assoluta è “salvare il salvabile”.

Domenica sera è arrivato l’ennesimo scossone: via Vincenzo Torrente, dentro – di nuovo – Salvatore Aronica, richiamato per tentare di ridare compattezza a un gruppo smarrito e sfiduciato. Il tecnico palermitano, già sulla panchina granata a inizio stagione dopo la promozione dalla Primavera, avrà il difficile compito di trovare almeno 4 punti nelle ultime 4 giornate – contro Latina, Altamura, Benevento e Casertana – per evitare il baratro degli spareggi salvezza.

A rendere ancora più complesso il quadro, il mercato di gennaio che ha rivoluzionato l’organico: tante facce nuove, tra cui l’ultimo arrivato Kragl, e altrettante certezze perse per strada. Come riporta Ferruccio sul Corriere dello Sport, la girandola di allenatori non ha mai portato stabilità. Dopo Alfio Torrisi, durato solo due gare, e il primo Aronica, era arrivato Eziolino Capuano, poi esonerato a fine gennaio con una nota societaria che parlava di “irriguardose condotte e gravi offese all’intero gruppo squadra”.

Infine Torrente, che sembrava aver dato nuova linfa con il 4-2 al Potenza, ma che si è perso strada facendo. Ora tocca di nuovo ad Aronica tentare l’impresa. Evitare i playout è l’unico traguardo ancora raggiungibile in una stagione da dimenticare il prima possibile.