Corriere dello Sport: “Messina, crisi societaria. La speranza è Borgosano”
Come sottolinea Sergio Colosi sul Corriere dello Sport, quella che attende il Messina è una “partita doppia” nel vero senso del termine: non solo in campo, ma anche nei delicatissimi equilibri societari. Sul terreno di gioco, la squadra è chiamata a strappare il massimo a Giugliano in una trasferta che può valere un pezzo di salvezza. Fuori, invece, il futuro del club resta appeso alle mosse dell’imprenditore Francesco Borgosano, messinese trapiantato da dieci anni negli Stati Uniti, che sta provando in extremis a garantire continuità a una realtà altrimenti destinata a scomparire.
Verso Giugliano: serve un’impresa
Domani pomeriggio, la formazione di Banchieri — in crisi di risultati e falcidiata dalle assenze — sarà ospite del Giugliano, squadra solida e ben organizzata, da tempo stabilmente in zona playoff. Rientrano Crimi, Buchel, Gyamfi e Marino, rinforzando un reparto difensivo che ha spesso mostrato fragilità. Non sarà della gara Dumbravanu, squalificato e impegnato con la Moldavia. In attacco, il tecnico riflette se affidarsi a una sola punta, Luciani, o schierarne due tra De Sena e Costantino. L’obiettivo è chiaro: fare punti, e sperare in un passo falso della Casertana per tenere vive le chance playout.
Situazione societaria intricata
Ma è soprattutto fuori dal campo che si gioca una battaglia forse ancora più decisiva. Secondo quanto riportato da Colosi su Il Corriere dello Sport, il futuro societario dell’ACR Messina è in bilico. I debiti, seppur significativi (circa 1,4 milioni di euro), non rappresentano il vero nodo. A preoccupare è la mancata conclusione del passaggio di proprietà dall’ex presidente Pietro Sciotto alla AAD Invest Group, rappresentata da Doudou Cissè. Le quote (l’80%) sono state formalmente trasferite, ma il pagamento pattuito – 2,5 milioni di euro in due tranche – non è mai stato completato.
Nelle ultime ore il gruppo americano, completata la due diligence, ha offerto alla proprietà la copertura delle spese imminenti (circa 300mila euro) attraverso un prestito garantito. Parallelamente, un’azienda italiana del settore energetico ha manifestato interesse all’acquisizione del club. Nel frattempo, Sciotto non ha ancora attivato la clausola risolutiva dell’accordo, ma potrebbe far valere le proprie ragioni in sede civile.
Tra incertezze sportive e societarie, il Messina si gioca tutto: il presente in classifica e il futuro stesso della sua esistenza.