Cordaro a GS.it: “Presidente Paternò perla rara in questo mondo. Mio futuro? Ho un’idea intrigante…”

Tra un paio di giorni compirà 37 anni ma continua ad essere un valore aggiunto per l’Eccellenza. Ci riferiamo al fantasista Mariano Cordaro, che ha chiuso la stagione al Paternò. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione su passato e futuro, queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mariano, che bilancio fai della stagione appena conclusa?

“A livello personale è stata un’annata importantissima che mi ha fatto crescere parecchio. Non giocavo nel girone orientale da tanti anni ma non è stato diverso perché Paternò è una piazza blasonata e importante”.

E “domani” che farai?

“Ho preso il patentino Uefa B e ho già qualche richiesta per andare ad allenare. Sinceramente mi piacerebbe continuare a giocare e c’è qualche situazione che mi permetterebbe di fare il doppio ruolo. Sicuramente non voglio fare l’errore di partire a fare il mister dall’Eccellenza o dalla Promozione, anche se qualche chiamata è arrivata, perché è giusto fare esperienza”.

Quindi cosa ti piacerebbe?

“Per esempio una squadra di Seconda categoria che ha nel progetto di arrivare in Eccellenza in un triennio. Questo mi permetterebbe di continuare a giocare e allo stesso tempo fare esperienza da allenatore crescendo insieme alla squadra”.

Si può già fare qualche nome?

“C’è un progetto molto interessante a Lampedusa. Hanno uno stadio nuovo che è fantastico, si farebbe una Seconda categoria per ottenere il salto”.

Quindi se arrivasse un’offerta dall’Eccellenza solo per giocare diresti no?

“Dipende. Sono sincero, ormai in queste categorie a livello economico è tutto difficile. Certo con un progetto importante e serio ci penserei, ma in questo momento sono molto intrigato da questa situazione del Lampedusa”.

A Paternò com’è andata da questo punto di vista?

“Credimi un altro mondo rispetto al calcio attuale. Il presidente Mazzamuto ha serietà da vendere, trovami un’altra squadra anche di serie superiore dove finisce il campionato e tu avevi già ricevuto tutti i rimborsi. Ribadisco, il presidente è una perla rara del nostro calcio”.

Caso più unico che raro…

“Tu pensa che è capitato che magari per impegni di lavoro doveva allontanarsi e ci pagava in anticipo, ma dove la trovi una cosa del genere? Sono sicuro che il prossimo anno si prenderà le soddisfazioni che merita”.

Domenica finale play off tra il Canicattì, tua ex squadra, ed il Biancavilla che vi ha eliminati ai play off del girone. Che partita ti aspetti?

“A livello di organico il Canicattì ha quasi il doppio degli elementi da potere schierare rispetto al Biancavilla, mi riferisco ai grandi. I biancorossi hanno uno squadrone con almeno 15/18 calciatori che in queste categorie fanno la differenza. Di contro gli etnei giocano davvero bene a calcio grazie a mister Di Gaetano, l’unica pecca è forse che se manca uno dei big non lo possono rimpiazzare alla pari. Sono convinto che senza qualche infortunio di troppo il Biancavilla avrebbe anche potuto vincere il campionato”.

Quindi partita da tripla?

“Sarà equilibrata ma credo che il Canicattì sia un po’ favorito. Direi 60% Canicattì e 40% Biancavilla”.

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Dario Li Vigni