Conte ribalta tutto: “Lo paghiamo, deve giocare” | Finalmente l’attaccante per il Napoli
Il tecnico Antonio Conte ribalta tutto, finalmente l’attaccante al Napoli: “Lo paghiamo, deve giocare”
Un brutto Napoli quello che è andato in scena nella prima giornata di campionato contro l’Hellas Verona. Non che quello sceso in campo, in Coppa Italia, contro il Modena sia stato tutt’altro che da ricordare.
Al “Bentegodi” è andato in scena un vero e proprio spettacolo horror. In particolar modo per quanto riguarda il reparto offensivo che non ha mai causato problemi alla porta di Montipò.
Prima dello stop per infortunio (botta alla testa, ma nulla di grave) di Khvicha Kvaratskhelia qualcosa in atto stava per accadere. Dopo l’uscita del georgiano, però, le risposte sono state negative: sia da Giovanni Simeone che da Giacomo Raspadori.
Se non si segna difficilmente le partite si vincono, questo è palese. Diventa ancora più complicato, invece, se il centravanti puro ed efficace non c’è. A quanto pare, però, le cose potrebbero seriamente cambiare.
Napoli, Improta non ci sta: “Osimhen viene pagato, deve giocare”
Nel corso di un suo intervento a “Radio Punto Nuovo” l’ex calciatore azzurro Gianni Improta ha voluto fare il punto della situazione su quanto sta accadendo in casa partenopea. Soprattutto esprimere il proprio pensiero su Victor Osimhen, oramai fuori dal progetto tecnico di Conte e che De Laurentiis sta cercando, in tutti i modi, di cederlo al migliore offerente.
Il nigeriano, nemmeno in tribuna al ‘Bentegodi’, aspetta novità in questi ultimi giorni di mercato. Difficile, però, che il PSG offra quella cifra che il produttore cinematografico pretende per il suo tesserato: ben 100 milioni di euro. Nemmeno le squadre arabe sono intenzionate ad offrire tanto. Per Improta, invece, la soluzione è semplice: reintegrarlo in gruppo e farlo giocare visto che percepisce ancora lo stipendio dal Napoli.
Napoli, furia Improta: “Andrebbe usato il pugno fermo”
Queste sono alcune delle dichiarazioni di Gianni Improta: “Vicenda Osimhen? Andrebbe usato il pugno fermo in questi casi. Viene pagato profumatamente e deve scendere in campo in maniera obbligatoria“.
Poi ha continuato puntando il dito anche contro il club: “Se non lo fa è anche colpa della società. Quella che si sta vivendo è una situazione paradossale“.