Con te non ci salviamo: la società cambia di nuovo allenatore | Annuncio in mattinata
Scelta drastica del club che decide di cambiare allenatore per cambiare rotta e ripartire al meglio in campionato.
Nel corso della storia della Serie A, alcune squadre hanno deciso di cambiare più di un allenatore nella stessa stagione, spesso in cerca di una scossa che potesse invertire una situazione critica. Un esempio di questa strategia è stato il Milan nella stagione 2014-2015, che dopo un avvio deludente con Filippo Inzaghi alla guida, ha scelto di esonerarlo a metà stagione, affidando la squadra a Cristian Brocchi. Anche l’Inter nella stagione 2019-2020 ha vissuto una situazione simile: dopo un inizio difficile con Luciano Spalletti, il club ha cambiato allenatore, ma il risultato non è stato sempre soddisfacente, e la squadra ha avuto difficoltà nel raggiungere gli obiettivi prefissati.
Anche il Genoa ha avuto più cambi di allenatore in una sola stagione. Nella stagione 2018-2019, il club rossoblù ha esonerato due allenatori: Ivan Juric, che non riusciva a dare continuità alla squadra, e successivamente Davide Ballardini, sostituito a sua volta da Cesare Prandelli. Questi cambiamenti hanno cercato di dare una scossa all’ambiente, ma la squadra ha lottato fino all’ultimo per evitare la retrocessione. Un altro esempio è stato il Napoli nella stagione 2019-2020, che ha cambiato allenatore a metà stagione: Carlo Ancelotti è stato esonerato dopo una serie di risultati deludenti, e la squadra è stata affidata a Gennaro Gattuso, che ha portato a termine una buona parte del campionato.
La Sampdoria nella stagione 2020-2021 ha vissuto una situazione simile. Dopo l’esonero di Claudio Ranieri, la squadra è stata affidata prima a Roberto D’Aversa, ma anche in questo caso i cambiamenti non hanno dato risultati immediati. I club che cambiano più allenatori in una stagione sperano di trovare la giusta alchimia, ma spesso le difficoltà vanno ben oltre la semplice scelta del tecnico.
Infine, il Cagliari nella stagione 2020-2021 ha avuto la necessità di cambiare allenatore due volte. Dopo un inizio promettente con Eusebio Di Francesco, la squadra è scivolata nelle zone basse della classifica, portando all’esonero dell’allenatore. Il club ha poi affidato la squadra a Leonardo Semplici, ma i risultati sono stati ancora deludenti e la retrocessione è stata inevitabile.
La decisione della società
Nelle ultime settimane sono cambiate parecchie panchine in Serie A, dal Genoa che è passato da Gilardino a Vieira, al Lecce che mandando via Gotti ha scelto Giampaolo. Il record è detenuto dalla Roma che dopo De Rossi, ha mandato via anche il sostituto Juric, prima di affidarsi definitivamente a Sir Claudio Ranieri.
Nelle ultime ore, nonostante le rassicurazioni dei giorni precedenti, è saltata un’ulteriore panchina. Questa volta è toccato al Monza che saluta dopo soli quattro mesi di campionato Alessandro Nesta e si affida all’ex Verona Salvatore Bocchetti.
Nesta esonerato
Alessandro Nesta ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2016 con la squadra canadese del Montreal Impact. Successivamente, ha allenato il Perugia, ottenendo risultati positivi. Nel 2021 è stato chiamato dalla Lazio per guidare la Primavera, proseguendo poi alla Reggiana prima di passare al Monza la scorsa estate.
Fatale all’ex difensore di Lazio e Milan, campione del Mondo 2006, la sconfitta che la sua squadra ha subìto contro la Juventus che vale l’ultimo posto in classifica con appena 10 punti raccolti. Per il Monza di Nesta soltanto una vittoria, sette pareggi e ben nove sconfitte.