“Con me ha chiuso” | Mani addosso al giocatore: strozzato in diretta in campo

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Cartellino Rosso (LaPresse) www.goalsicilia.it

Scene da Far West in campo dopo un’espulsione tra allenatore e calciatore, immagini violente trasmesse in diretta televisiva.

Le liti tra allenatori e calciatori sono eventi che possono verificarsi in qualsiasi contesto sportivo, specialmente in un ambiente competitivo come quello del calcio. Le pressioni costanti per ottenere risultati, le divergenze tattiche o comportamentali e la frustrazione accumulata possono portare a conflitti tra queste due figure chiave di una squadra. A volte, queste discussioni, che iniziano come incomprensioni verbali, possono degenerare in violenza fisica, con gravi conseguenze per la carriera e l’immagine di entrambe le parti.

Un esempio emblematico di conflitto che ha sfiorato la violenza fisica si è verificato tra il tecnico della Roma, Zdenek Zeman, e il giocatore francesce, Philippe Mexès, durante la stagione 2004-2005. La causa scatenante fu un’accesa discussione sull’approccio tattico e la gestione della squadra. La tensione salì rapidamente, e si parlò di un momento in cui Mexès, visibilmente irritato, si avvicinò con atteggiamenti provocatori al proprio allenatore. Sebbene non ci fu un vero e proprio scontro fisico, il conflitto divenne pubblico e minò la relazione tra i due.

Un altro caso molto discusso riguarda l’allenatore della Fiorentina, Delio Rossi, e l’attaccante Adem Ljajić nel 2012. Durante una partita contro il Novara, Rossi sostituì Ljajić a metà del secondo tempo, ma il giocatore reagì in modo visibilmente contrariato, protestando in modo plateale. Successivamente, nel tunnel degli spogliatoi, Rossi affrontò il serbo, arrivando a colpirlo con uno schiaffo. L’incidente scatenò un’ondata di polemiche, e portò alla fine del rapporto tra Rossi e la Fiorentina. Il gesto violento non solo danneggiò la reputazione dell’allenatore, ma influì anche sull’ambiente della squadra.

Questi episodi dimostrano come le pressioni nel calcio possano portare a reazioni estreme. Sebbene non siano la norma, quando conflitti di questa natura si manifestano, possono avere effetti devastanti sia sul piano personale che professionale per le persone coinvolte.

L’espulsione, poi le mani addosso

La Triestina è ultima in classifica in Serie C girone A, si gioca il delicato match con la Giana Erminio. Alla mezz’ora circa prima di un piazzato un giocatore ospite cintura l’attaccante alabardato Krollis. Il lettone sbraccia e il difensore crolla a terra.

Per l’arbitro è rosso diretto e Krollis è costretto a lasciare i suoi in 10 per un’ora circa. Per la cronaca la gara terminerà 1-0 per gli ospiti con i biancorossi sconfitti e sempre più ultimi. Krollis passa vicino alla propria panchina per raggiungere gli spogliatoi e qua succede il fattaccio.

Clotet (Youtube) www.goalsicilia.it

“Finché sarò io l’allenatore lui ha chiuso”

Infuriato il tecnico Clotet dopo l’espulsione, raggiunge il calciatore lo afferra per la maglia e lo strattona vistosamente e duramente. Il 2001 rimane impassibile ma visibilmente già triste e raggiunge gli spogliatoi. Il tecnico in conferenze rincara la dose.

Finché io sarò l’allenatore, lui ha chiuso con la Triestina. Il mio gesto è stato giusto per quello che è successo. Quello che ha fatto il giocatore non deve succede, fa male al club, alla società e al calcio in generale” conclude l’allenatore.