Complotto anti-Bagnaia: sgambetto terribile del collega in pista | Caos tra italiani
Il campione italiano è vicino a vincere il titolo di questa stagione ma dovrà fare tutto da solo.
Francesco “Pecco” Bagnaia, nato il 14 gennaio 1997 a Torino, è diventato uno dei piloti più promettenti e competitivi della MotoGP. Iniziò la sua carriera nelle categorie giovanili, facendosi notare già nel Campionato Italiano di Velocità. La svolta arrivò nel 2013, quando si unì al team VR46 Academy, fondato da Valentino Rossi. Questo supporto è stato determinante per la sua crescita: grazie all’esperienza maturata nei campionati minori, Bagnaia fece il suo esordio nel Moto3 e successivamente nel Moto2, dove mostrò un talento evidente e costante.
Nel 2018, Pecco ottenne la sua consacrazione vincendo il titolo mondiale nella categoria Moto2 con il team Sky Racing VR46. La sua stagione fu straordinaria, con otto vittorie e una serie di podi che gli permisero di dominare il campionato. Questo trionfo gli aprì le porte per la MotoGP, dove debuttò nel 2019 con il team Pramac Racing, diventando uno dei piloti ufficiali Ducati. I suoi primi anni nella categoria regina furono caratterizzati da alti e bassi, con difficoltà di adattamento alla potenza della Ducati e alle sfide della MotoGP, ma il suo talento e la sua determinazione non passarono inosservati.
Il 2021 segnò un punto di svolta per Bagnaia, che riuscì a ottenere la sua prima vittoria in MotoGP al Gran Premio di Aragon, seguita da altri podi e prestazioni eccellenti. Quell’anno, Pecco dimostrò di essere uno dei piloti più competitivi, lottando per il titolo contro Marc Márquez e Fabio Quartararo. Sebbene non riuscì a vincere il campionato, le sue performance consolidarono la sua reputazione come uno dei principali contendenti nella classe regina.
Nel 2022, Bagnaia raggiunse l’apice della sua carriera, conquistando il titolo mondiale della MotoGP con il team Ducati, diventando così il primo italiano a vincere con la casa bolognese dai tempi di Casey Stoner nel 2007. Il successo di Bagnaia ha segnato un ritorno dell’Italia ai vertici del motociclismo mondiale, e il suo percorso continua a ispirare giovani piloti, mostrando l’importanza della dedizione e della crescita professionale costante.
Il gioco di squadra nella MotoGP
Il gioco di squadra è fondamentale anche nella MotoGP, nonostante sia uno sport individuale. Un esempio concreto è il ruolo dei piloti satelliti, come quelli del team Pramac Ducati, che spesso aiutano il pilota principale della casa madre (ad esempio, Francesco Bagnaia per Ducati) studiando le strategie migliori e raccogliendo dati.
Inoltre, i compagni di squadra diretti, come Bagnaia ed Enea Bastianini nel team ufficiale Ducati, possono collaborare durante le qualifiche, sfruttando le scie per migliorare i tempi. Un altro esempio è l’aiuto reciproco per ottimizzare la moto, condividendo dati cruciali su settaggi e condizioni della pista.
“Se dovesse arrivare l’ordine di aiutare Bagnaia non lo seguirei”
Enea Bastianini, compagno di scuderia di Pecco Bagnaia, ha parlato della possibilità di favorire il partner durante la gara. Queste le sue parole: “Se il team dovesse darmi un ordine, non intendo seguirlo, perché non lo ritengo giusto. Devo pensare anche al mio obiettivo personale e concentrarmi per raggiungere la terza posizione nel Mondiale piloti”. A riportarlo è “Formulapassion.it”.
Bastianini ha poi confermato che dalla Ducati non è arrivata nessuna richiesta. Dunque il pilota italiano si contenderà il terzo posto nella classifica generale con Marc Marquez che prenderà proprio il suo posto nella prossima stagione alla Ducati con Bagnaia.