Commento sessista: ma il microfono è aperto | Buttati fuori i due storici commentatori
Frasi imbarazzanti in diretta verso una donna, l’azienda decide di punire e allontanare i due commentatori.
Il mondo dello sport è spesso dominato da dinamiche sessiste e patriarcali, che si manifestano in vari modi, a partire dalla disparità di trattamento tra uomini e donne. Un esempio evidente è la differenza nei premi in denaro: fino a tempi recenti, nel calcio, il premio per i vincitori della Coppa del Mondo femminile era nettamente inferiore rispetto a quello maschile. Anche nel tennis, nonostante i progressi fatti in tornei come Wimbledon, dove i premi sono stati equiparati, molte competizioni minori continuano a garantire compensi più alti agli uomini.
Le atlete affrontano costantemente la pressione di conformarsi a standard estetici che spesso prevalgono sulle loro capacità sportive. La ginnasta statunitense Simone Biles, ad esempio, ha parlato delle critiche ricevute per il suo corpo, nonostante il suo incredibile talento. Nel beach volley, alle donne è imposto l’uso di bikini, mentre gli uomini possono indossare pantaloncini e maglie, una differenza che sottolinea il sessismo implicito nella regolamentazione sportiva.
Anche le opportunità di leadership nel mondo dello sport sono limitate per le donne. Gli allenatori maschi dominano le panchine anche nello sport femminile, come nel caso della WNBA, dove solo una minoranza di squadre è guidata da donne. Similmente, nei comitati direttivi di molte federazioni, le donne occupano spesso posizioni marginali, come ha sottolineato Billie Jean King, pioniera della parità di genere nel tennis e fondatrice della Women’s Tennis Association.
La discriminazione si riflette nelle minori opportunità mediatiche. Ad esempio, le partite di calcio femminile raramente ricevono la stessa copertura di quelle maschili, nonostante il crescente interesse globale. Inoltre, Serena Williams è stata spesso soggetta a commenti sessisti e razzisti durante la sua carriera, dimostrando come il patriarcato nello sport non sia limitato a questioni di genere, ma si intrecci anche con altre forme di oppressione.
Duro provvedimento dell’azienda
La vicenda risale a qualche tempo fa, l’azienda a prendere il duro provvedimento è stata Sky Sport. I due commentatori, protagonisti dell’imbarazzante vicenda, sono stati sospesi per le trasmissioni successive.
Era appena finito il Gp di Spagna, a commentare la gara appena conclusa la giornalista Federica Masolin e gli ex piloti Matteo Bobbi e Davide Valsecchi. Una ragazza entra casualmente nell’inquadratura e ne nasce un botta e risposta che ha scatenato le polemiche.
Frasi incriminate e scuse
Vedendo la ragazza entrare casualmente nell’inquadratura, Bobbi ha detto a Valsecchi: “Volevo dirti che dietro c’è un bel pacchetto di aggiornamenti“, la replica del collega è stata “Li conosco, purtroppo mi hanno detto che non si può testarli“.
Subito sui social le scuse di Valsecchi: “Mi dispiace, sono caduto in uno scambio di battute di cattivo gusto, ho usato parole irrispettose. Chiedo scuse a chi si è sentito offeso, alle donne e a Sky“. Anche Bobbi si è scusato: “Sono una persona tutt’altro che irrispettosa, chiedo sinceramente scusa e ribadisco il mio totale rispetto verso tutte le donne“.