Cocuzza a GS.it: ­“­Tra me e Paternò amore incondizionato. In Serie D per divertirci“

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Totò Cocuzza e il Paternò, un amore incondizionato e che cont

Totò Cocuzza e il Paternò, un amore incondizionato e che continuerà ancora. Il club rossazzurro riparte in Serie D dal suo numero dieci che, ai microfoni di Goalsicilia.it, parla così. 

Ieri è arrivata la comunicazione del rinnovo…

“Sono contentissimo, io e la società abbiamo dimostrato di volerci a tutti i costi perché nè a me erano mancate le offerte nè al club erano mancate le occasioni sul mercato. Invece abbiamo dimostrato di essere persone attaccate ai valori e alla parola, la trattativa è durata cinque minuti perché si è capito subito qual era l’intento comune”.

L’ambiente ha vissuto in maniera febbrile l’attesa per la tua conferma…

“Non mi aspettavo tutto questo, mi arrivavano tantissimi messaggi ogni giorno, sono felice perché ho visto entusiasmo intorno a me e questo mi rende orgoglioso perché al di là del calciatore, mi hanno fatto sentire apprezzato come persona e questo è quello a cui tengo di più, il calciatore passa, l’uomo resta. Dal primo giorno la piazza e la società mi hanno fatto sentire a casa e cercherò di dare sempre il meglio per questa piazza anno dopo anno”.

Adesso vi proiettate verso il campionato di Serie D…

“Sono stato fortunato ad aver scelto un progetto vincente al mio primo anno di Eccellenza e di aver vinto subito il campionato. Adesso cambierà tutto, il campionato è totalmente diverso ma sono convinto che mantenendo lo spirito e la fame che avevamo l’anno scorso potremmo divertirci e raggiungere il prima possibile l’obiettivo salvezza”.

Aver riconfermato l’ossatura della scorsa stagione, dal tecnico ai giocatori, può essere un vantaggio…

“Questo è un punto di forza, la società ha fatto le mosse giuste riconfermando la maggior parte del gruppo dell’anno scorso. Partiamo da un gruppo coeso, una famiglia e chi arriverà sa che deve inserirsi in una identità che noi già abbiamo. Mi dispiace aver perso due fratelli come Privitera e Carioto, ci mancheranno a livello tecnico e soprattutto umano ma sappiamo che il calcio è questo, si tratta di lavoro e le strade si dividono, gli auguro ogni fortuna”.

Dall’alto della tua esperienza, che consiglio dai all’ambiente nell’affrontare la D?

“Ai tifosi posso dire poco perché sono unici, per loro la categoria manca poco, loro non ci faranno mai mancare il sostegno e l’entusiasmo. Si vedranno partite di livello, contro Acireale, Messina, saranno bei derby da goderci e che rimarranno nella storia, e il consiglio che dò è non andare in euforia quando le cose andranno bene e non buttarsi giù quando andranno meno bene. L’equilibrio e la costanza sono gli ingredienti che ti fanno raggiungere l’obiettivo prefissato”.