CdM, dg Cardullo: “Battere Castrovillari per giocare play out in casa. Unione con Messina…”
Novanta minuti ancora da giocare e una salvezza da conquistare oltre la regular season. Il
Novanta minuti ancora da giocare e una salvezza da conquistare oltre la regular season. Il Città di Messina è in lotta per la permanenza in D e Goalsicilia.it ne ha parlato con il dg dei giallorossi, Giovanni Cardullo.
Direttore, domenica avete battuto l’Igea Virtus non senza difficoltà. La vittoria vi consente di continuare a sperare nella salvezza…
“I tre punti erano fondamentali anche se obiettivamente la prestazione non è stata all’altezza. L’Igea ha battagliato fino alla fine e anche nelle precedenti settimana se l’è sempre giocata con tutti: si sono chiusi dietro e ci hanno complicato le cose. Noi non facciamo tanti gol e abbiamo avuto difficoltà contro la loro buona difesa. Abbiamo vinto e ora ci giochiamo tutto domenica”.
Vi aspetta la sfida col Castrovillari…
“Faremo di tutto per giocarci i play out in casa. Di quelle che lottiamo in basso, siamo la squadra che ha il match più difficile. Rispetto a tutte le altre pretendenti della griglia play out, siamo l’unica che affronta una squadra che rincorre ancora un obiettivo (i play off, ndr)”.
Tenersi dietro Roccella e Locri sarebbe importante…
“Ho la sensazione che per farlo abbiamo solo un risultato. Dobbiamo battere il Castrovillari perché penso che le altre, in un modo o nell’altro, riusciranno a guadagnare i tre punti nell’ultima giornata”.
Si spera di evitare quanto meno il derby con la Sancataldese nel post season…
“Non lo sto mettendo neanche in considerazione ma c’è la possibilità. A dire il vero c’è anche la possibilità di una salvezza diretta…”.
Però è più una questione matematica che realizzabile…
“Dovrebbero perdere sia Messina che Sancataldese e noi dovremmo vincere. Diciamo che è un po’ difficile (ride, ndr). Intanto però vinciamo e manteniamo la posizione che abbiamo”.
A voler giocare con la matematica ci potrebbe essere anche un play out con il derby cittadino col Messina…
“Ci abbiamo pensato però vogliamo escludere questa possibilità. Non ce lo auguriamo per la piazza, spero il Messina vinca a Rotonda e si salvi direttamente e che noi possiamo vincere col Castrovillari e poi poterci giocare la salvezza in casa”.
A posteriori, vi siete pentiti dell’interregno di mister Viola? Forse manca qualche punticino…
“Probabilmente qualche punto andava fatto prima dell’arrivo di Viola, in quel periodo lì abbiamo avuto qualche episodio sfortunato. Mister Viola, a cui va tutta la stima, è arrivato in un gruppo già consolidato, non era facile adattarsi alla situazione. Poi ha avuto un calendario ostico con Bari, Marsala… forse col Marsala in casa ci poteva scappare il risultato ma obiettivamente nelle sue gare non era facile far punti. Abbiamo perso qualche punto per strada nell’arco di tutto il campionato per inesperienza e per disattenzioni ma non hanno influito più di tanto le partite di mister Viola. Da lì è scattata qualcosa nella testa dei ragazzi che hanno chiesto esplicitamente il ritorno di mister Furnari e quando scatta la rivalsa nei ragazzi, la voglia di rincorrere la salvezza, per la società è un raggiungimento di un obiettivo perché nessuno ci tiene a fare brutte figure”.
In molti sostengono che per una piazza come Messina, è dura dover sostenere due realtà calcistiche così in alto. Durerà ancora questo percorso in parallelo o si arriverà presto a una mediazione?
“Io mi auguro si arrivi presto alla mediazione. Io e il presidente Lo Re siamo di questo avviso, l’estate scorsa abbiamo fatto di tutto per trovare un punto di incontro con l’altra compagine societaria ma non ci siamo riusciti. Adesso pensiamo solo alla salvezza, a fine campionato vedremo”.
Magari, dall’altra parte ci sarà una nuova proprietà…
“Questo non so, noi però pensiamo che il settore giovanile sia la base principale su cui costruire e se io fossi un imprenditore che vuole investire nel calcio probabilmente andrei più sul Città di Messina che non sul Messina…Non si guarda solo alla prima squadra, è fondamentale partire dal basso con un progetto serio, se poi si vuole continuare a scherzare, basta buttare fumo ad una piazza come si è fatto nell’ultimo decennio”.