Cavese, Meloni a GS.it: ‘Vogliamo battere Igea e vincere campionato. All’Akragas annata splendida”
“Sono entrato bene negli schemi del mister e nel gruppo, i compagni mi hanno accolto alla grande”
“Sono entrato bene negli schemi del mister e nel gruppo, i compagni mi hanno accolto alla grande”. La Cavese vuole vincere il campionato di serie D e per farlo, nel mercato di dicembre, ha puntato forte sul bomber Giuseppe Meloni. Proprio l’attaccante ex Akragas, già in gol con la nuova maglia, ha parlato a Goalsicilia.it in vista della sfida di domenica contro l’Igea Virtus capolista.
Sei arrivato in una società dal blasone importante…
“Cava è una piazza storica, con grandi numeri e che ha sempre fatto parlare di sé. La gente è calorosa, c’è un tifo importante. Magari per vicissitudini passate si è persa un po’ di euforia ma sta tornando entusiasmo. Questo può essere l’anno giusto e abbiamo bisogno della mano del nostro pubblico”.
L’obiettivo è quello di vincere il campionato…
“Ovvio. Non ci siamo mai nascosti. L’anno scorso la squadra ha sfiorato questo traguardo ma quest’anno vogliamo farcela”.
Tu sei abituato a vincere in D...
“Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di fare parte di gruppi importanti e di vincere. Certo non è mai semplice, non è mai scontato. Il girone è molto livellato. Speriamo di buttare dentro più palloni possibili e di dare una mano alla squadra a raggiungere un obiettivo davvero importante”.
Domenica a Cava arriva la capolista Igea Virtus…
“È una partita tosta. Noi dobbiamo cercare di vincere a tutti i costi ma senza frenesia. Quando provi a strafare, la disavventura può essere dietro l’angolo. Dobbiamo entrare con la testa giusta. Importantissimo non perdere, ma già dai primi minuti far capire che in casa nostra non si scherza e cercare in tutti i modi di prendere questi tre punti perché ci avvicinerebbero alla vetta e darebbero un brutto colpo a loro”.
Pericolo numero uno, Lescano…
“L’ho visto giocare poco sinceramente, ma lo conosco di nome. È sicuramente un ottimo attaccante che si fa sentire in campo”.
L’Igea reggerà fino alla fine o saranno altre le vostre pretendenti alla volata finale?
“C’è il Rende che è vicino a noi, stessa cosa il Gela e anche la Leonzio anche se è un po’ più staccata. Il campionato è lungo, anche le altre squadre sono compagini importanti e dobbiamo fare attenzione. L’Igea fa paura, prima si parlava di matricola, ma ora non è più una novità perché una squadra che sta un intero girone al primo posto vuol dire che ha qualità”.
In Sicilia hai vinto il campionato con l’Akragas...
“È stata un’avventura bellissima. Oltre ad aver portato il campionato a casa, sono stato benissimo a livello di piazza, sia come tifosi che come città. Ad un certo punto del campionato eravamo a sette punti dalla vetta e si pensava al peggio, invece poi abbiamo vinto grazie agli aiuti di chi è stato preso nel mercato di riparazione, da Tiscione all’arrivo di mister Feola. Abbiamo fatto una rimonta eccezionale, un’annata stupenda”.
Hai trascinato la squadra a suon di gol. Ce n’è qualcuno che ricordi particolarmente?
“Di gol mi ricordo bene i primi due. Perché venivo da cinque partite senza segnare e quella doppietta a Sorrento è stata importante. Ma bene o male me li ricordo tutti perché sono serviti per arrivare in vetta. Ho un bel ricordo anche della Poule Scudetto, nonostante abbiamo perso ai rigori è stata una settimana bellissima, poi con il campionato acquisito è un altro discorso”.
Cosa ti manca della Sicilia?
“Il bel tempo sicuro, perché qui a Cava fa freddissimo per ora (ride ndr). Mi manca un po’ tutto sinceramente, mi ero ambientato molto bene, in città erano tutti amici. Mi manca San Leone, il mare, le spiagge e i tifosi che mi hanno dato tantissimo. Qualcuno mi chiede anche di ritornare…”.
Ma c’è stata la possibilità di un ritorno?
“Non concretamente. Non era fattibile perché sarei dovuto rimanere fermo due mesi, io volevo giocare subito, non potevo stare fermo così tanto. In futuro non si sa mai: per chi mi tratta bene, le porte saranno sempre aperte”.