Il tecnico del Catania, Michele Zeoli, commenta così il successo contro l’Avellino:
“Quando arrivi in certe competizioni, e con questo non tolgo qualcosa alla squadra, scatta qualcosa. Se io chiedo a Chiarella, per esempio, di fare il quinto basso a destra lo fa. Lì scatta dunque qualcosa di particolare”.
“Cicerelli era partito bene, ha fatto bene. È stato messo nel ruolo che predilige, dopo avermi dato la disponibilità a fare un altro ruolo perché non c’erano alternative. Vedremo come sta. Peralta ha grande intelligenza tattica, ma avrebbe comunque pochi minuti. Sturaro? Vediamo, Stefano sta dando il suo contributo. C’è tanto rammarico, i ragazzi stanno facendo tanto e immaginiamo se le cose fossero andate in un certo modo. Pensiamo al presente”.
“O si lavora sul possesso palla da dietro, altrimenti devi cercare altre qualità. Di Cianci sono contento, quando ero collaboratore di mister Lucarelli ha avuto un momento di appannamento, dovuto più a problemi fisici. Però è un giocatore che con uno vicino, come ha detto lui, fa meglio. E se un giocatore sta bene, l’allenatore non deve inventarsi nulla. Sottolinerei anche l’importanza di Di Carmine, che negli ultimi dieci minuti andava a inseguire gli avversari, un segnale importante per tutti”.