Catania, Zeoli: “A volte squadra non crede nelle sue potenzialità. Guardo bicchiere mezzo pieno ma so che un pari in casa…”

Il tecnico del Catania, Michele Zeoli, commenta così il pari contro il Potenza:

“Questa squadra a volte non crede nelle proprie potenzialità. In un momento così ci tengo a precisare ha aspettato e incitato fino al 95’. Poi è giusto che ognuno esprima il proprio parere con fischi o applausi. Mi prendo ciò che di positivo da oggi, ma lo so: per il Catania un pareggio in casa è una sconfitta. Agli attaccanti manca la serenità, basta un episodio e i ragazzi si sbloccano. Marsura ad esempio viveva situazioni da dentro/fuori. Mentre ora si può sfruttare al meglio. Se devo pensare che il Catania non possa battere il Cerignola o il Messina in casa me ne vado. Noi la fortuna la dobbiamo trovare. Nei ragazzi credo solo il lavoro che paga”.

“Capisco che posso essere criticato, ma il secondo tempo mi ha dato speranza, che è quello che devo trasmettere a questi ragazzi. La compattezza in certi frangenti ci ha permesso di recuperare palla e ripartire. Non credo che Sturaro al 50-60%, Ndoj che è entrato e Welbeck che è entrato ha saputo gestire le forze. Abbiamo rischiato di perderla ma adesso dobbiamo recuperare le forze per venerdì. Spesso ci manca lucidità nelle giocate. Però i giocatori devono capire se si nascondono e non chiamano la palla sbagliano due volte. Io confido molto nell’aiuto del professor Petralia”.

“Guardo il lato positivo: chi è entrato non ha giocato male. Voglio trasmettere coraggio, cosa che è mancata quando abbiamo rischiato di prendere gol. Però sono sereno, adesso pensiamo solo e soltanto al Cerignola”.

“Sturaro? Sta bene, vista la sua esperienza si deve gestire. Non si è tirato indietro. Spero non abbia nulla. Venerdì speriamo di recuperare qualcuno per la panchina. Sono contento per il minutaggio a Rapisarda. Chiricò era pure a mezzo servizio. Sono sincero, sono davvero calato nell’obiettivo che non ho provato emozioni. Devo portare a casa un obiettivo. Quando sto in campo mi sento a mio agio”.

“A fine gara ho rincuorato i ragazzi, se non lo faccio io chi lo fa? Non penso a nessuna quota salvezza visto che ci sono 21 punti a disposizione. Il giro palla è l’esempio del momento psicologico dei ragazzi. Ndoj è forte, serve condizione e minutaggio. Pagherà il fatto che non gioca da tempo”.

“Prima di me ci sono stati due allenatori preparati come Tabbiani e Lucarelli. Io in conferenza ho detto che dal cambio di allenatore ci si può aspettare una scossa. Ma qui non c’è stata una scossa perché alla fine questo non è stato un cambio, io ci sono sempre stato. Non ho paura e ho fiducia. Capisco la delusione del risultato.”

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Redazione