Catania, Lucarelli: “Mia squadra deve essere camaleontica, ho percepito in tutti la voglia di uscire da questa situazione”
Cristiano Lucarelli, tecnico del Catania, alla vigilia del match contro la Turris,
Cristiano Lucarelli, tecnico del Catania, alla vigilia del match contro la Turris, ha dichiarato:
“Voglio essere sicuro ogni giorno di aver fatto il massimo, cerco sempre di far giocare bene le mie squadre ma è importante fare punti, perché facendo punti vedremo cose che questi ragazzi possono fare e non hanno ancora dimostrato. Nel percorso di un calciatore sono più i momenti brutti che belli, non vinci ogni anno: ho detto ai calciatori che negli anni in cui non vinci, non fallisci ma costruisci. Lucarelli-ter? Ci sono differenze, le prime due esperienze sono state fortemente condizionate da una situazione economica che creava apprensione a tutti ed eravamo sempre impegnati a 360 gradi, molto spesso non riuscivamo a fare quello che volevamo o che sarebbe stato giusto fare, adesso è diverso, non voglio dire meglio o peggio, ora la full immersion mi fa percepire la progettualità, si capisce che proprietà non è di passaggio e che si vogliono fare tante cose, vengo interrogato su molte questioni, anche sul progetto di un centro sportivo con campi a scalare dal settore giovanile alla prima squadra, per cui ogni anno se continui a crescere nelle giovanili e vieni riconfermato ti avvicini a quello del professionismo. Parola d’ordine è arrivare al grande appuntamento con le attrezzature da grande appuntamento: le infrastrutture sono fondamentali, io sono “da bosco e da riviera” quindi mi adatto alle situazioni difficili e nella programmazione. Le prime due esperienze, soprattutto la seconda, mi sono servite tantissimo e mi sono sentito migliorato come uomo e allenatore. Prima si respirava emergenza ora la programmazione. La mia squadra dev’essere camaleontica: partite ed avversari non sono uguali, è importante avere nei tre settori giocatori che possono modificare l’assetto. In tutti ho percepito la voglia di uscire da questa situazione e sono convinto che vedremo qualcosa sul piano caratteriale, per qualcuno questa situazione può non essere facile ma dev’essere una bella cosa: vincere a non è come vincere da altre parti e quindi i ragazzi devono essere orgogliosi di essere stati scelti per vincere qui. Questo stadio rievoca solo cose belle tranne una, non era giusto che quella stagione finisse così e devo cancellarla e provare a superarla. Ho trovato disponibilità assoluta a sposare la causa, il guerriero è chi rimane lucido e non si risparmia nemmeno in allenamento, chi non si limita al compitino, chi mette al primo posto il Catania e non l’io; lo scudetto del Catania vale di più: il guerriero è chi mette sacrificio, serietà, professionalità, voglia di migliorarsi e non mollare mai, pronto a fare di tutto per risolvere la situazione. Tutta la squadra dovrà partecipare alle due fasi, coinvolgendo il maggior numero di calciatori. La gente ci ha sempre aiutato e questo è importante, del resto non ho mai visto vincere una squadra contestata: dobbiamo ottenere il massimo fino a gennaio, quando vedremo cosa funziona, cosa non funziona, cosa non ha funzionato ma potrebbe funzionare e cosa ha funzionato ma potrebbe non funzionare più”.