Catania, Lucarelli: “Lavoriamo per tornare in salute. Vincere darebbe autostima…”-CONFERENZA

Cristiano Lucarelli, allenatore del Catania che domani affronterà il Giugliano, ha parlato in conferenza stampa. Queste le principali tematiche trattate:

MODULO “Il 4-2-3-1 ha dato buone risposte in termini di risultato e prestazione. Ho detto ai nostri calciatori che sul piano mentale e della fame dobbiamo essere pari agli avversari, loro saranno carichi a mille perché stanno bene e stanno vincendo, i ragazzi lo sanno”.

CATTIVERIA “Se riusciamo ad avere la cattiveria sportiva e la concentrazione che avranno i campani nello sfidarci, io penso che tecnicamente possiamo avere qualcosa di più del Giugliano, una squadra efficace nel ribaltare le azioni e anche nell’uscita in palleggio, in fiducia e in salute, con un’organizzazione tattica che rispecchia i concetti chiari dell’allenatore”.

GIUGLIANO “Mi aspetto un avversario propositivo come nelle ultime gare; se vinci 3-1 ad Avellino vuol dire che hai dei valori. Bertotto sta facendo molto bene, hanno un punto in più di noi in classifica”.

STIMOLI “Per noi tutte le partite sono stimolanti e vanno affrontate con le giuste motivazioni. Quando indossi la maglia del Catania, diventano importanti anche le amichevoli con la Primavera: non puoi sottovalutare nessun tipo di impegno”.

LAVORO “Il Catania sta lavorando per tornare in salute: questa squadra ha dei valori importanti che vanno tirati fuori. Mi aspetto risposte ed equilibrio, bisogna fare come le grandi squadre: vincono, archiviano e ripartono come se avessero perso. Negli ultimi giorni siamo stati spesso insieme, lavoriamo con la società in una full immersion totale, anche su progetti futuri. Il vento sempre essere cambiato, adesso dobbiamo tenerlo dalla nostra parte”. AUTOSTIMA “Vincere col Giugliano darebbe autostima alla squadra. Io penso ad una partita per volta, se oggi pensassimo alla Coppa Italia partiremmo già 1-0 per il Giugliano”. GARE RAVVICINATE “Queste tre gare ravvicinate già mi faranno fare un mini-bilancio. Se avessi nella testa solo 11-12 giocatori avrei già perso un campionato, gli allenamenti non avrebbero la stessa intensità; la concorrenza ci aiuta per allenare ad alta intensità”.

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Scarbaci Daniele