Catania, Lucarelli: “Contento di essere tornato. In campo voglio dei soldati, chi ha la testa altrove…”

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Tornato sulla panchina del Catania dopo due anni, il tecnico Cristiano Lucarelli è

Tornato sulla panchina del Catania dopo due anni, il tecnico Cristiano Lucarelli è stato presentato quest’oggi in conferenza stampa a Torre del Grifo dall’amministratore delegato Pietro Lo Monaco. Queste le parole dell’allenatore toscano:

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RITORNO IN ROSSAZZURRO “Tornare qui è un piacere. Quando c’è un avvicendamento di un allenatore è un dispiacere qui per tutti. Abbiamo sofferto insieme a tutti voi per il campionato scorso e anche per come è andata finora. Ringraziamo il direttore e la società per l’opportunità. La voglia di andare a prenderci quello che già avremmo meritato due anni fa è tantissima. È difficile di dire no al Catania, mi sono legato a questo ambiente e non posso voltare le spalle in un momento di difficoltà. Il direttore mi ha telefonato domenica intorno alle 17,30. Abbiamo parlato subito di contratto e in 30 secondi abbiamo sistemato tutto”.

OGNUNO DEVE FARE LA PROPRIA PARTE “C’era la voglia di tornare per riprendere quel cammino interrotto due anni fa. Non ho la bacchetta magica e credo sia importante una mano da parte di tutti. Questa mattina sul volo per Catania c’erano tanti tifosi in coda. Un tifoso di una certa età si è avvicinato dicendomi che tanti anni fa ha fatto uno striscione che recitava ‘Il Catania non si discute, si ama’. E questo è un momento storico in cui ognuno deve fare la propria parte. L’ho già detto ai ragazzi, ognuno deve portare il proprio mattoncino. Deve esserci simbiosi totale per provare a uscire da questa situazione. Mettiamo da parte ogni forma di incomprensione, arrabbiatura o indecisione e mettiamoci al servizio del Catania e della sua causa”.

SPOGLIATOIO “Lo spogliatoio l’ho lasciato come l’ho trovato, pulito (ride, ndr). Dico la verità, ho trovato i ragazzi vogliosi di ripartire e dopo l’intervento del direttore ho fatto il mio. Ho chiesto loro di mettersi a disposizione, sono stato chiarissimo. Nessuno deve pensare di staccare la spina o al mercato di gennaio. Partiamo con un obiettivo ambizioso, ricominciare a fare dei risultati con una certa continuità. In questo momento non si può promettere niente, ma vogliamo riavvicinarci ai primissimi posti. Ci vorrà del tempo perché purtroppo le vittorie non valgono nove punti. Da oggi esiste solo il Catania, chi non rispetta questi parametri non può stare con noi. Non dobbiamo guardare al primo posto, dobbiamo creare le condizioni di riavvicinarci lì. Il Cosenza di due anni fa insegna a tutti. Se l’ha fatto il Cosenza non vedo perché non potremmo farlo noi che siamo il Catania…”.

EMOZIONE “Quando ho visto squillare il telefono e ho letto Pietro Lo Monaco c’è stato un attimo di emozione”.

TESTA LIBERA “Sono arrivato solo oggi e mi sono fatto un’idea di massima sulla squadra dalla tv. Questa squadra ha anche pagato l’assenza di alcuni giocatori importanti. Al netto dei suoi infortunati se la può giocare con tutte le altre. La testa è più importante di schemi e moduli. Servono input positivi. Se i ragazzi sono in grado di giocare con la testa sgombra, possiamo fare bene. Non ho fatto tabelle, al momento bisogna guardare una partita alla volta. Anzi un giorno alla volta”.

SCHEMI DI GIOCO “La nostra rosa ci permette di poter fare ogni tipo di modulo. Mi sono divertito ieri sera a fare varie ipotesi e questa squadra è in grado di scendere in campo con qualsiasi modulo. Dovremo fare una scelta anche in base a quello che dice l’infermeria e su quelle che sono le esigenze primarie da sistemare. I gol subìti finora sono un po’ troppi per una squadra che vuole arrivare a certi obiettivi. Serve equilibrio tattico e cercare di serrare le fila. Questi sono i primi due aspetti che si cercherà di curare”.

CORRERE PIU’ DEGLI ALTRI “Tecnicamente abbiamo qualcosa più degli altri. Ma per evidenziare quest’aspetto bisogna macinare chilometri come fanno gli altri contro il Catania. Perché se si corre al cinquanta per cento, il divario tecnico non emerge. Io nella testa ho soprattutto le prime due partite, soprattutto quella di Avellino”.

SOLDATI “Non c’è niente di male a scegliere la via più facile e pensare già al mercato. Ai ragazzi però ho chiesto che ci venga detto se qualcuno ha pensieri del genere. Perché noi abbiamo bisogno di soldati in campo. Non voglio accorgermene io…”.

CONTESTAZIONI “Le contestazioni ci stanno. Magari in Inghilterra sono più rare, ma in ogni Paese accadono. Quando mi chiedevano di Catania dicevo sempre, nel senso buono, che quando perdi una partita a Catania, il tifoso ti ammazzerebbe. Ma anche le vittorie qui hanno un sapore diverso, il tifoso vive la squadra in maniera viscerale. Non è facile lavorare qui, ma mi piacerebbe entrare a far parte di quel venti per cento di persone che ce l’hanno fatto con questi colori. In una piazza del genere sai che in molti casi sei il favorito”.

IDEE TATTICHE “Ho già qualche idea dal punto di vista tattico, mi sono già confrontato con Vanigli e Conticchio in tal senso. Appena avremo liberato la testa potremo anche essere più votati al gioco offensivo”.

MERCATO DI GENNAIO “Sono appena arrivato e manca tanto al mercato di gennaio. Non sarebbe corretto chiedere nomi adesso alla società. È corretto invece vedere quello che ho a disposizione. E poi vedremo se ci sarà da rinforzarci ulteriormente. Appena avremo tutti le idee più chiare ci confronteremo. L’ultima cosa a cui ho pensato è il mercato di gennaio. Non ha senso parlarne adesso. Cerchiamo di recuperare gli infortunati e di ottimizzare la rosa a disposizione. Poi penso che il direttore sia capace di muoversi”.

MODULO “Non è detto che si riparta dal 4-3-3. Non mi piace dare vantaggi agli avversari. Si riparte da quelli che abbiamo a disposizione, poi vedremo. Ripeto, questa squadra può giocare con tutti i moduli esistenti, abbiamo dunque tante soluzioni e una squadra camaleontica”.

DI PIAZZA E CURIALE “Potrebbero anche giocare insieme. Voglio recuperare Davis, perché due anni fa è stato il capocannoniere del girone C. Domani c’è subito la partita e non c’è realmente possibilità di incidere moltissimo dal punto di vista delle idee e di ciò che vogliamo proporre. A partire da oggi ci sono due partite e tre allenamenti in questa settimana. In ogni caso credo siano compatibili. Uno è più bravo ad attaccare la profondità e l’altro a far salire la squadra”.

IMPATTO “Chi ha lavorato con me può conoscere già i miei input, dunque può partire avvantaggiato. Dobbiamo cercare di dare un impatto diverso alla partita, rispetto a ciò che è capitato ultimamente”.

LODI PIU’ AVANZATO “Potrebbe essere una soluzione, fu valida due anni fa e potrebbe esserlo anche adesso. Ha il piedino caldo e in quella posizione può avere meno impegni tattici. E per gli avversari è più difficile andarlo a prendere”.

CONCORRENZA “C’è più concorrenza di grandi piazze prestigiose, ma anche due anni fa c’erano tante squadre forti: Trapani, Juve Stabia, Lecce, Cosenza, il Matera di Auteri…”.

BISCEGLIE “Dobbiamo cercare di vincere senza se e senza ma… Il momento è delicato ma dobbiamo cercare di ripartire. I ragazzi devono tirar fuori tutto quello che gli è rimasto dentro in questo inizio di campionato. Dopo il 5-0, giocare subito ci dà immediatamente la possibilità di cancellare l’ultima prestazione”.

DIFESA E TANTI GOL SUBITI “Praticamente conosco tutti: Saporetti l’ho visto crescere al Parma, con Esposito ci ho giocato, Silvestri ci ha dato un dispiacere due anni fa… Anche gli esterni mi fanno pensare che la squadra sia attrezzata. Mancano 28 partite e ci sono 84 punti in palio”.

BARISIC “Per me è un giocatore importante come possono esserlo tutti. In quell’anno lì si era creato un ambiente nel quale ogni giocatore aveva fatto una grande stagione. E abbiamo segnato con 19 calciatori diversi, si era creato qualcosa di importante”.

MIGLIORAMENTI PROFESSIONALI “In questi anni sono andato un po’ in giro seguendo diversi allenatori: da Sarri a Pioli a qualcun altro delle nostre categorie. Sabato scorso ero a Chiavari per una gara di serie B, domenica ero a vedere l’Inter perché mi incuriosivano il 3-5-3 di Conte e il 4-3-3 del Sassuolo di De Zerbi. Voglio crescere da ogni punto di vista”.

GIOVANI “Nella mia squadra ci sarà spazio per chi lo meriterà durante la settimana. Teniamo in considerazione tutti quelli che abbiamo a disposizione. Forse in queste situazioni bisogna cercare di non bruciarli, ma non ho mai avuto nessun tipo di problema con i giovani, basta vedere il mio passato con Bogdan e Di Grazia. In queste categorie non si guarda molto all’età, ma a chi dà segnali durante la settimana”.