Cristiano Lucarelli, allenatore del Catania che domani affronterà il Sorrento, ha parlato in conferenza stampa. Queste le principali tematiche trattate:
PORTE CHIUSE “L’episodio accaduto mercoledì va stigmatizzato e siamo tutti d’accordo, la decisione è un po’ troppo severa considerando anche le iniziative condotte e il clima allo stadio, con tantissimi bambini sugli spalti: mi pare che la società abbia fatto tutto a livello culturale e comunicativo per fare prevenzione, oltretutto l’episodio è accaduto ad una certa distanza. È una decisione presa di pancia che penalizza tutta la tifoseria e l’immagine di una città: vedranno uno stadio vuoto e faranno la solita retorica, poteva essere gestita in modo diverso. Rispetto la decisione ma non la condivido fino in fondo. Cosa mi aspetto dal pronunciamento, dopo il ricorso? Che non vengano penalizzate la tifoseria, la città e la sua immagine. Non me la sentirei di punire tutti per colpire dieci, cosa può fare la società per impedire tutto ciò? Domani l’apporto dei tifosi sarebbe stato importantissimo in particolare negli ultimi venti minuti, quando la fatica si fa sentire e la “pacca sulle spalle” può avere un grande effetto”.
CONDIZIONE “Come sta il Catania rispetto alla vigilia della gara con la Virtus Francavilla? Fisicamente peggio, considerando gli infortuni e la disponibilità di 18 elementi; serve un grosso sforzo mentale e fisico, questi ragazzi hanno dimostrato quasi sempre di avere la volontà, seppure stanchi e decimati da tanti infortuni”.
SORRENTO “Giocheremo contro una squadra che ha vinto qui l’anno scorso nella poule scudetto, ha tanti elementi di quell’organico ed è propositiva come ho visto in tanti video: il Sorrento sta bene, sarà una partita complicata e difficile, i ragazzi dovranno essere a raschiare il barile per tirare fuori tutto quello che hanno, dovremo anche dosare i minutaggi. La gara dipenderà molto dalla nostra condizione. Sappiamo che se dovesse arrivare sarebbe una vittoria sofferta, se oltre il risultato arrivasse l’intensità mi sorprenderei e sarei felicissimo”.
MESSINA “La partita di Messina? A ben vedere in termini di formazione non è stata fatta una rivoluzione, credo che nel secondo tempo ci sia stato un calo fisico e non si sia riusciti ad assicurare l’alta intensità: tra impegni ravvicinati e infortuni questo ci sta, le rotazioni diventano complicate e forzate e i giocatori vanno incontro agli infortuni. C’è da scegliere: far rifiatare qualcuno oppure rischiare lo stop e poi dover attendere 2-3 mesi tra guarigione e riatletizzazione. Credo fortemente nella possibilità di poter allestire una squadra con il doppio ruolo di pari livello, ci siamo già in alcuni casi”.
ZOCCOLO DURO “Ora è il momento di creare uno zoccolo duro con giocatori che conoscono la piazza e facilitano l’inserimento dei nuovi acquisti, non ce l’abbiamo ancora del tutto perché la società è giovane. Bisogna essere cauti nei giudizi: noi abbiamo un giocatore che ha richieste in Serie A e in Serie B, da allenatore devo chiedermi cosa succede; se va via e fa bene, che figura si fa? Di Carmine e Bouah? Se ne riparla nella migliore delle ipotesi per Crotone”.
MERCATO “Le valutazioni sono rinviate al 23, dopo la partita: tutti vogliono rimanere, poi c’è il campo e al momento se escludiamo il secondo tempo di Messina non mi posso lamentare, si può anche mettere in preventivo che a volte non si riesca a fare ciò che si vuole. Due o tre punti in più potremmo averli, a Messina abbiamo meritato di perdere ma alcune squadre riescono a vincerle, giocando così. Anche quando si gioca male, il punto a casa va portato. La competitività nei ruoli ti garantisce poi la stessa performance in caso di indisponibilità”.
PELLIGRA “Il presidente può essere l’uomo dei sogni? Per quello che mi ha detto sì, da quello che ho sentito ha le idee chiare, la solidità c’è, ha un obiettivo e farà di tutto per raggiungerlo. Abbiamo parlato di infrastrutture, ci alleniamo su un campo che non è ideale. Abbiamo discusso per trovare una struttura pronta in breve tempo, una “casa” anche piccola con un campo in erba di dimensioni regolamentari, sarà importante quando torneremo dal ritiro l’anno prossimo. Un campo adeguato alle ambizioni è una priorità che abbiamo tutti”.