Pietro Lo Monaco, ad del Catania, attraverso una nota ufficiale del club ha dichiarato: “Fino a questo momento non abbiamo mai raccolto le provocazioni dei club che si dicono più virtuosi e meritevoli del Calcio Catania ma, registrato l’ennesimo attacco mediatico, è nostro diritto e dovere puntualizzare alcuni concetti. Il signor Bandecchi afferma che ‘sono state Novara e Catania, che ho letto che saranno ripescate con il Siena, ad aver generato confusione chiedendo a un giudice di cambiare regole esistenti, quelle per il ripescaggio’. Ricordiamo al frettoloso patron della Ternana che il Tribunale Federale Nazionale prima e la Corte Federale d’Appello poi, con argomentazioni stringenti ed inoppugnabili sul piano della logica e del diritto, hanno confermato l’illegittimità della disposizione che impediva al Novara ed al Catania di rientrare tra le società ‘ripescabili’.
Non è stata cambiata alcuna regola, quindi, anche perché in Italia un giudice non cambia le regole ma applica il diritto: sorprende, e non poco, che il fondatore di un ateneo ignori questa differenza. In questo caso, è provato dai due gradi di giudizio citati che la FIGC, proprio secondo i suoi organi giudicanti e non secondo le dirigenze ed i tifosi di Novara e Catania, non aveva il diritto di prevedere una sanzione retroattiva nella stesura della disciplina dei ‘ripescaggi’. Anche sul piano della sostanza, è paradossale ed ingiusto prevedere che Novara e Catania si ritrovino nelle condizioni di scontare sanzioni aggiuntive, non previste al momento delle rispettive infrazioni, a distanza di anni: dal 2016 ad oggi, ad esempio, il nostro club ha ritrovato e riscoperto una sua solidità economica, rispettando tutte le norme in termini amministrativi e dimostrando quest’estate, a proposito di club virtuosi e sostenibilità, di avere le carte in regola per iscriversi non ad un solo campionato ma a due campionati contemporaneamente.