Catania, Grella: “Cambiare guida tecnica non è mai semplice. Tante riflessioni, Zeoli è uno di famiglia…”

31

Il vicepresidente e ad del Catania, Vincenzo Grella, commenta così il cambio sulla

Il vicepresidente e ad del Catania, Vincenzo Grella, commenta così il cambio sulla panchina rossazzurra:

“Cristiano Lucarelli? Ho avuto modo di parlare con lui giovedì. È stato un incontro onesto, sincero, nessuno ha usato dei filtri. Voglio ringraziarlo pubblicamente per ciò che ha fatto. Professionalmente abbiamo deciso di non proseguire, ma umanamente ci siamo lasciati come due ragazzi che si conoscono da trent’anni, anche se non è così. Cambiare guida tecnica non è mai una decisione semplice. Le riflessioni sono tante, ma quando ricopri un certo ruolo e hai una certa responsabilità bisogna prendere certe decisioni per il bene del club e per portare avanti un progetto che è sempre in evoluzione”.

“Abbiamo deciso di affidare la squadra a Michele Zeoli. Lo sento un ragazzo di famiglia. So di poter contare su di lui in qualsiasi momento del giorno. Lui ha i valori di questo club nel sangue. È un soldato che non si tirerà mai indietro. Gli obiettivi del club sono la finale di Coppa Italia a testa alta e petto in fuori. Il presidente Pelligra vuole vincere in tutti i modi questo trofeo. Uno degli obiettivi a inizio stagione era di arrivare tra i primi tre posti. Tramite la finale di Coppa e la posizione del nostro avversario questo ci dà una grande opportunità per raggiungere questo obiettivo prefissato a inizio stagione. Sono convinto che Michele Zeoli attraverso la sua conoscenza del gruppo sa dove dobbiamo lavorare e migliorare. Bisogna portare la fiducia che serve per portare al massimo questo gruppo di calciatori che hanno qualità importanti per raggiungere un traguardo molto importante, lottare fino in fondo per la promozione in Serie B, sperando di avere una Coppa in bacheca”.

“Le modifiche che questo club deve fare si conoscono. Per carattere non mi piace parlare di tempi che non posso assicurare con certezza. Noi stiamo lavorando per rinforzare non solo il CdA che è la base delle idee per proseguire il percorso di crescita, ma anche all’interno della società. Sappiamo benissimo ciò che serve. Serve anche lucidità nel prendere decisioni che poi per tanti versi cambiano anche un po’ la direzione, con nuovi professionisti, nuove idee che vanno condivise, concordate e portate avanti con grande energia e grande passione”.

“Ho sofferto sia per l’esonero di Tabbiani che di Lucarelli. Ero molto più coinvolto con Lucarelli, sono stato più al suo fianco rispetto a quanto lo fossi con Tabbiani. Abbiamo fatto il mercato assieme e l’ultima settimana per me è stata molto pesante. Sentivo che avevamo bisogno di fare un cambio, cercavo di trovare un motivo per portare avanti le idee che avevo insieme a lui. Poi però ci sono momenti in cui devi cambiare, devi decidere… Nessuno ha la bacchetta magica o la sfera di cristallo, ci si fa consigliare anche da gente che guarda da fuori”.

“Se qualcuno a inizio stagione mi avesse detto che saremmo stati in finale di Coppa e avremmo avuto la chance per entrare nei play off in una buona posizione avrei firmato con il sangue, senza pensarci. Per quello guardando la classifica mi sento male, la classifica non soddisfa prima di tutto il presidente Pelligra e neanche la dirigenza che lavora tutti i giorni per cercare di migliorare una classifica brutta da guardare. Però ci sono le opportunità che dobbiamo cercare di cogliere tutti insieme. Da soli non possiamo raggiungere nessun obiettivo importante. La fiducia e la passione della gente ci serve tanto. Non è mai bello chiedere una cosa del genere, ma so che la forza di una città così ci può portare risultati molto importanti”.