Catania, Ferraro: “Stiamo bene fisicamente e mentalmente. Sul modulo e i singoli…”

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Il tecnico del Catania, Giovanni Ferraro, ha presentato così la sfida contro il

Il tecnico del Catania, Giovanni Ferraro, ha presentato così la sfida contro il Real Aversa:

“Delle volte possiamo fare meglio, altre volte meno. Anche l’allenatore può sbagliare delle scelte, ma la domenica cerchiamo tutti quanti di dare una svolta alla partita con le soluzioni. Andrea Russotto? Ha fatto un giorno di differenziato, poi si è allenato col gruppo. Forchignone e Sarno stanno bene, così come Chiarella. Abbiamo una squadra in salute, che sta in forma. Siamo in un momento di crescita a livello fisico e mentale. Capiamo l’importanza di queste tre partite prima della sosta natalizia. E credo che ognuno di noi ogni settimana cerchi di avvicinare sempre più il traguardo. Attacco over o misto? Abbiamo la fortuna che anche gli under possono competere con gli over. Non cambia nulla chi gioca, il gruppo va al di là del singolo. Racconto questo aneddoto, De Luca non conosceva la regola degli under in Serie D. Quando le squadre affrontano il Catania lo fanno con una difesa bassa e schierata. Dobbiamo essere più bravi nelle individualità, nell’uno contro uno. Giochiamo col 4-3-3, il nostro attaccante deve cercare l’uno contro uno. Anche con giocate individuali riusciamo a risolvere questo problema. Buffa? Non è convocabile, come Pino, ancora infortunato. Sono cose di lieve entità, martedì torneranno tutti in gruppo. Alessandro Russotto è invece convocabile, così come Chinnici. Siamo tanti, ma non dobbiamo mai abbassare la qualità degli allenamenti. Avere una squadra competitiva è il massimo, dal martedì al sabato tutti cercano di convincere lo staff e questo facilita il mio lavoro. Tutti guardiamo il lavoro dei calciatori. Modulo? Il nostro centrocampo può giocare sia a tre sia a due. Dipende anche da come si mette la partita. Ho la fortuna di avere una rosa ampia, costruita dal direttore Laneri. Il modulo si può cambiare in qualsiasi momento. Sto dimagrendo? A volte un allenatore, un po’ in sovrappeso, è giusto che perda qualche chilo, anche per dare il giusto esempio. Poi è una cosa che fa bene anche a me (ride, ndr)”.