Catania, Ferraro: “Non ho un undici fisso in testa, dobbiamo poter contare su tutto l’organico”
Il tecnico del Catania, Giovanni Ferraro, ha presentato così la sfida
Il tecnico del Catania, Giovanni Ferraro, ha presentato così la sfida contro il San Luca:
“Io non ho un undici fisso in testa. Una formazione come il Catania, con tutti questi impegni ravvicinati, deve poter contare su tutti. Sicuramente faremo dei cambi, tutti avranno le proprie chances. Abbiamo lavorato dieci giorni con la formazione con cui abbiamo giocato domenica scorsa. In rifinitura ci toglieremo gli ultimi dubbi. Abbiamo una rosa importante, la società ha fatto grossi investimenti e monitoriamo tutti. Per me sono titolari anche quelli che vanno in panchina e in tribuna. L’erba corta al ‘Massimino’? Siamo una squadra tecnica, cerchiamo almeno in casa di giocare più veloci. È importante lavorare bene durante la settimana e farci trovare così pronti la domenica. Entrare in uno stadio pieno sarà emozionante, entusiasmante. Gli avversari? Chi verrà a Catania cercherà di fare la partita della vita. Di fronte avremo sempre un avversario che vorrà fare bella figura. Ho tutti gli attaccanti a disposizione, tutti hanno voglia di giocare e mettersi in mostra. Ricordiamoci che la formazione va modulata anche in base agli under. Turnover in attacco? Riposiamo da dieci giorni, quindi niente turnover. Svarioni difensivi? A Ragusa abbiamo avuto una buona solidità, uscire da un campo così senza prendere gol dà fiducia. Nel momento in cui dovevamo essere più bravi, abbiamo preso alcune ripartenze. E lì dovevamo chiuderla. Dobbiamo migliorare questi aspetti qui, ci abbiamo lavorato in questi dieci giorni, a volte bisogna calarsi nel modo giusto nella categoria. Prima di domenica non avevamo fatto tante partite ufficiali. I ragazzi nella prima frazione di gioco si sono portati sul 2-0, consolidando il risultato. Abbiamo tenuto la partita sotto controllo, ma potevamo fare il terzo o il quarto gol, concretizzando di più. Gli avversari? Troppo prematuro capire se una squadra sta facendo bene o male. Qualcosa si potrà cominciare a capire dopo 10-11 giornate. L’importante è pensare a chi abbiamo di fronte. Il Catania deve pensare a se stesso, se noi facciamo così, non ci sarà bisogno di guardare agli altri. Il presidente ci dà la carica tutti i giorni anche attraverso Grella. Ha investito in questa città stupenda e ha dato le sorti del Catania in mano a noi. Dobbiamo fare in modo che la responsabilità che lui ci ha dato venga concretizzata dai risultati. In porta penso confermeremo il portiere che ha parato a Ragusa. In alcuni ruoli bisogna dare continuità”.