Il tecnico del Catania, Giovanni Ferraro, ha commentato così il successo contro il Paternò:
“Abbiamo fatto un buon secondo tempo dove ci siamo un po’ abbassati per farli uscire ma abbiamo collezionato comunque tre o quattro occasioni importanti, trovando altri due gol. Non è stata una gestione ma sono i momenti della gara. Sul 2-0 è importante non prendere il 2-1, perché poi si perdono certezze e la squadra può essere meno concreta. È stata forse la migliore prestazione fuori casa fin qui, come gestione. Sono contento che si sia giocato davanti al loro e al nostro pubblico. Lo sport deve essere così, una festa. È ancora presto per parlare di classifica. Quando giocheremo l’ultima partita a dicembre cominceremo a parlare di classifica, vedremo quanti punti avremo e cosa avremo accumulato. Intanto sono contento per la prestazione, per il ritmo e per ciò che abbiamo fatto in campo. A Catania se giochiamo male e vinciamo riceviamo qualche critica. La squadra è stata allestita per raggiungere l’obiettivo, per guardare soltanto a noi stessi. Mi aspettavo di partire forte, stiamo lavorando molto forte con la società che trasferisce a noi una carica importante. E con un pubblico così un allenatore è facilitato, gli stimoli vengono da soli. Io l’allenatore più vincente d’Italia? L’allenatore deve essere bravo a fine campionato, sono contento e orgoglioso di essere qui. Adesso finalmente potremo lavorare con la settimana tipo, recupereremo qualche infortunato che non era a disposizione. Abbiamo una rosa di 32 ragazzi e a Paternò eravamo pure contati, abbiamo perso pure De Luca. Faccio i complimenti al gruppo, alla squadra, per l’entusiasmo e la voglia. Credo che abbiamo capito che siamo su un buon passo”.