Catania: dopo un solo anno di purgatorio può partire la festa. L’immediato ritorno dei rossazzurri tra i pro

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Un campionato dominato, dalla prima all’ultima giornata. E non solo perché si partisse

Un campionato dominato, dalla prima all’ultima giornata. E non solo perché si partisse con i favori del pronostico, ma il Catania ha seriamente ammazzato il campionato di Serie D, girone I, edizione 2022/23, ottenendo la promozione aritmetica in Serie C con ben sei giornate d’anticipo. Meglio di quanto fatto da quelle grandi piazze che lo avevano preceduto negli scorsi anni come Parma, Bari e Palermo, che, pur vincendo i rispettivi tornei di cui sono stati protagonisti, hanno dovuto faticare sicuramente più di quanto fatto quest’anno dai rossazzurri.

Melior de cinere surgo. Non è solo il claim che ha accompagnato il Catania nell’ultimo anno. Alle parole sono infatti seguiti i fatti. Un Catania solido, una vera corazzata, che non ha avuto rivali e che è risorto davvero dalle ceneri dello scorso anno. Per il ruolo di antagoniste erano state designate Trapani, Lamezia Terme e Vibonese, ma nessuno ha saputo tenere il passo forsennato dei rossazzurri: basti pensare che granata e gialloblu sono distanti rispettivamente 32 e 33 punti, mentre i rossoblu sono addirittura ancora più indietro. Numeri impietosi, per le avversarie.

Numeri. Gli stessi numeri che sottolineano la forza di un Catania che non c’entra niente con la categoria: 24 vittorie su 28 partite giocate, soltanto il Santa Maria Cilento ha saputo sconfiggere i rossazzurri che, invece, si sono dovuti accontentare del pari contro Cittanova, Lamezia Terme e Sancataldese. E dopo il k.o. in Campania, risalente allo scorso 18 dicembre, sono arrivate ben 12 vittorie consecutive: solo successi in un 2023 che ha visto i rossazzurri galoppare a passo spedito e deciso verso la Serie C. Numeri pesanti anche per quel che riguarda attacco e difesa: 62 i gol messi a segno, 15 quelli incassati, meglio insomma di chiunque altro, per una media di più di due gol a partita e poco più di 0,5 gol subiti a partita.

Adesso si può serenamente programmare il futuro: la prima stagione del nuovo corso societario è stata trionfale ed è servita per riportare l’entusiasmo alle pendici dell’Etna, adesso l’obiettivo è quello di continuare la scalata e, nei prossimi anni, provare a riportare il Catania in Serie A, tra i grandi. Per programmare il prossimo campionato di Serie C c’è tutto il tempo che può servire e anche di più. Il club potrà lavorare con calma e trovare gli elementi giusti da portare in maglia rossazzurra.

La piazza chiede che si riparta da mister Giovanni Ferraro, autentico condottiero di questa cavalcata trionfale che ha mostrato grande pragmatismo e che, giorno dopo giorno, è entrato sempre più nel cuore dei tifosi catanesi. Una gestione ottima del gruppo messo a disposizione del tecnico dalla società rossazzurra. Il mantra, quello ripetuto fino allo sfinimento: “in questo gruppo sono tutti titolari”. Parole che sono state supportate anche dai fatti, un gruppo sano che non ha lasciato a nessuno nulla, neppure le briciole. E, come se fossimo in una gara di atletica, il Catania è stato capace di correre una maratona con un tempo di poco superiore a quello necessario per una mezza maratona. Adesso è tempo di riprendere fiato. Poi, più in là, bisognerà ricominciare a correre.