C’è modo e modo di pareggiare a reti bianche. Quello tra Catania e Crotone è uno 0-0 che non annoia, anzi. Come evidenzia Concetto Mannisi sul Corriere dello Sport, le due squadre si affrontano a viso aperto, con coraggio e determinazione, pur dovendo fare i conti con assenze pesanti. Alla fine resta forse il rammarico per una classifica che poteva sorridere di più, ma anche la consapevolezza di aver dato tutto in campo.
Il Catania, in particolare, paga ancora l’assenza di un vero terminale offensivo. Con Inglese fermo ai box e Montalto out all’ultimo minuto, l’attacco fatica a concretizzare. Eppure, la squadra di Toscano cresce alla distanza, dopo un avvio favorevole agli ospiti: al 5’ Tumminello sfiora il vantaggio su leggerezza di Di Gennaro, ma la palla sfila a lato. Da lì in poi, sale l’intensità degli etnei che, sfruttando bene i calci piazzati, mettono in seria difficoltà D’Alterio. Pericolosi Ierardi (due volte) e Quaini, tra i migliori in campo.
Come riportato ancora da Mannisi sul Corriere dello Sport, la chance più nitida del primo tempo arriva al 36′: Lunetta calcia da fuori dopo una ribattuta di Jimenez, ma il portiere del Crotone si supera ancora e devia sul palo.
Nella ripresa la gara si fa più tattica, quasi a scacchi. Il Crotone prova a colpire in contropiede e ha una buona occasione con Silva, che però spreca da posizione favorevole. Nel finale è il Catania a premere: Stoppa sbaglia il controllo decisivo in un tre contro due, poi Rispoli salva quasi sulla linea una girata ravvicinata dello stesso Stoppa, spegnendo l’urlo di gioia del “Massimino”.
Alla fine, applausi per entrambe. Nessun gol, ma tante emozioni e una partita vera, combattuta, intensa. Uno 0-0 che vale molto più del punteggio.