Catalano a GS.it: ‘Il Messina per salvarsi ha bisogno di rinforzi. Lucarelli sta facendo bene. Sul Due Torri…’

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Un campionato di Serie D vinto a Messina e ora l’esperienza sfo

Un campionato di Serie D vinto a Messina e ora l’esperienza sfortunata al Due Torri. Dopo diverso tempo, mister Gaetano Catalano è pronto a riprendere lì dove aveva lasciato e ne ha parlato ai microfoni di Goalsicilia.it. 

Al Due Torri è finita come non doveva finire…

“Una toccata e fuga. Le intenzioni e i presupposti quando sono arrivato erano sicuramente diversi. C’erano dei ragazzi interessanti e con giusto quattro o cinque innesti potevamo lottare per non retrocedere. Abbiamo fatto due partite in cui i ragazzi ci hanno messo tanto impegno, ma per via delle promesse non mantenute, questa esperienza non è stata salutare per nessuno. Per me più degli altri, perchè i giocatori sono stati svincolati, mentre io resto bloccato”.

Questa regola, che vi impedisce di allenare due squadre nella stessa stagione, vi penalizza oltremodo?

“Purtoppo c’è questo impedimento. Bisognerebbe fare una riunione e parlarne tutti insieme. L’unica via via per ora è allenare all’estero. Comunque dal punto di vista mio personale, fino a giugno resterò fermo, poi valuterò altre situazioni”.

Per il suo futuro, una Serie D a vincere potrebbe essere l’ideale…

“L’importante che ci sia un progetto di base. Sono stato fermo per diverso tempo per volontà mia perchè non ho trovato il progetto giusto. A posteriori ho fatto bene perchè mi sarei messo in situazioni come questa del Due Torri. Qui ho accettato perchè conoscevo Di Bartolo con cui eravamo stati insieme a Messina. Prima di fare delle scelte valuterò la solidità, che ci sia serenità e che si possa costruire qualcosa di importante”.

Magari non per forza in Sicilia…

“Mi piacerebbe fare una esperienza fuori. Stare fuori, a contatto con altri ambienti e altra gente, serve per crescere. Non ho nessuna preclusione, Sicilia, Calabria, Campania, non ci sono problemi”.

In questo lasso di tempo, ha avuto qualche offerta?

“Ho avuto qualche richieste. Diverse in Serie D, molte in Eccellenza e qualcuna in Lega Pro che però non si è concretizzata. Ma sia per problemi famigliari che per delle scelte mie personali, non è scattato il matrimonio”.

Lei è di Milazzo, le capita di andare allo stadio?

“Ho visto qualche partita però prima del mercato. Una squadra abbastanza equilibrata che può dire la sua in questo campionato. Ora so che hanno preso diversi giocatori buoni e sono destinati a restare in alto. E’ anche vero però che là davanti le squadre non si fermano: il Sant’Agata sta facendo un campionato strepitoso, l’Acireale è una squadra forte e ora stanno venendo fuori Palazzolo e San Pio che ha giocatori che hanno fatto la C. C’è una bella lotta in questo girone B, ma credo che il Sant’Agata sia avvantaggiata”.

Ha avuto modo di vedere all’opera l’Igea Virtus. La soprende questa prima posizione?

“Oltre che vederli diverse volte allo stadio, li ho affrontati alla mia prima partita col Due Torri. L’Igea è una squadra di categoria, magari non hanno un età media altissima, ma sono molto equilibrati. Sono una squadra che corre e che ha diverse individualità importanti. Credo che merita questa prima posizione perchè a differenza delle altre è stata più costante. Il girone di ritorno però sarà tutto un altro campionato. Cavese, Rende e Leonzio daranno lotta fino alla fine, non so se l’Igea riuscirà a rimanere prima ma ha creato i presupposti per farlo”.

Momento difficile invece al Messina…

“Ho visto diverse volte il Messina. La squadra fa molta fatica, ha delle grosse difficoltà. E’ stata fortunata con la Vibonese ma se non prende i giocatori giusti nel mercato, avrà seri problemi a salvarsi o quantomeno dovrà fare i play out”.

Mister Lucarelli si sta dimostrando un allenatore dalla forte personalità…

“Sicuramente. Già ce l’aveva da giocatore e sta cercando di trasmettere il suo carattere ai giocatori. Da quando è arrivato ha fatto anche bene. Ha fatto subito delle vittorie ma poi è normale che incontrasse delle difficoltà che sono però di organico”.

Che ricordo ha della sua esperienza in giallorosso?

“E’ stata un’esperienza bella e intensa. Vincere un campionato a Messina è quasi un sogno. Noi ce l’abbiamo fatta portando tanta gente al campo. Vedendo il campionato di Serie D di ora, quello era tutto un altro torneo. Squadre forti e attrezzate, il Cosenza su tutte che ci ha dato filo da torcere fino alla fine. Le soddisfazioni sono arrivate, poi l’anno dopo in Lega Pro non è andata come voleva. Ciò che mi conforta è che dopo il mio esonero il direttore ha capito che bisognava rinforzare la squadra e ha cambiato circa dodici giocatori e lì c’è stata la svolta. Io ho un bel ricordo, un bel rapporto con tutti a Messina. Mi ha aiutato a crescere e porterò sempre nel cuore questa avventura”.