Castorina a GS.it, da Acireale a Messina: “Nel calcio serve la competenza“
Ospite del “Salottino Goalsicilia” parla l’ex ds di Acireale e
Ospite del “Salottino Goalsicilia” parla l’ex ds di Acireale e Acr Messina, Salvo Castorina. CLICCA QUI per vedere la puntata intera.
PRESENTE “Sto cercando di vedere tantissime partite di Serie D e C passate, sono in contatto con diversi colleghi per scambiarci informazioni, cerchiamo di farci trovare pronti appena si ripartirà”.
ACIREALE “Stava facendo un grandissimo campionato, peccato per i punti di penalizzazione per le vertenze del passato. Una squadra costruita benissimo, se a dicembre avesse avuto la possibilità di inserire qualche giocatore in più in organico, avrebbe potuto lottare per il vertice ma hanno qualche situazione pregressa da sistemare e voglio sottolineare che non riguardano l’anno in cui ero io lì, quelle sono già chiuse. Da qui in avanti Acireale avrà una futuro roseo e potrà pensare a traguardi ambiziosi”.
PASSATO IN GRANATA “Un gruppo fatto di uomini prima che di calciatori. Quell’anno, chi era a capo della società, mi ha fatto costruire un organico di gran lunga superiore a quello che si potevano permettere…Dopo la chiusura del mercato di dicembre, in cui in tanti sono scappati, abbiamo deciso di fare quadrato ed andare avanti sia perché la piazza merita rispetto, sia perché i tifosi ci hanno sempre aiutato, sia perché ci siamo dimostrati professionisti. Se non avessimo tenuto botta, quella squadra sarebbe sparita. Mi ricordo che sia io che mister Infantino prestavamo soldi e macchina ai ragazzi, ci sono episodi che è meglio non raccontare”.
ACR MESSINA “Ho un rapporto fraterno con Paolo, gli Sciotto sono persone caparbie e istintive. Forse un piccolo errore di quest’anno è stato non puntare sul gruppo della scorsa stagione che aveva raggiunto salvezza e finale di Coppa Italia, gruppo formato da gente importante dal punto di vista tecnico e umano come Cocimano, Zappalà, Traditi, Ferrante, Arcidiacono…Io sarei ripartito da quel gruppo che si era calato nella realtà, a prescindere da direzione tecnica e sportiva che avrebbero potuto tranquillamente cambiare. Quest’anno purtroppo hanno dovuto cambiare molto.
SCIOTTO “Forti della loro esperienza secondo me rilanceranno ancora, loro sono leader nelle loro attività imprenditoriali e non accetteranno di non primeggiare anche nel calcio. Hanno pagato lo scotto di una situazione diversa dalla loro attività imprenditoriale ma sono sicuro che riusciranno a zittire tutti quelli che ad oggi li criticano”.
FC MESSINA “Sono partiti in sordina ma stanno dimostrando di avere un progetto importante, non hanno smantellato quando le cose non andavano bene, hanno cambiato allenatore, si sono compattati e i risultati gli stanno dando ragione. Ritengo comunque che due squadre a Messina siano troppe, bisognerà capire quale dei due progetti sarà l’idendità della città, oggi nell’Fc Messina vedo un progetto futuribile, nell’Acr c’è la gloria del passato. Basta guerre tra poveri tra club in città”.
CALCIO SICILIANO “Più squadre tra i pro ci sono, più crescono le possibilità per tutti, calciatori, allenatori, direttori…perché così la Sicilia è lontana dal calcio. Se il movimento venisse sviluppato meglio, ci sarebbero più occasioni per i tanti bravi siciliani”.
SERIE D SICILIANA “Si rischia di rimanere ancora più lontani dal calcio che conta. Diminuirebbe di molto la visibilità, io sono contrario”.
FUTURO “Quest’anno ho ricevuto qualche chiamata che ho preferito declinare perché non erano situazioni facili da gestire in corsa soprattutto a mercato chiuso. Mi auguro che certi presidenti si accorgano che per certi ruoli come ds e dg, serve la competenza. Un direttore lavora 12 mesi su 12. A Coverciano ho passato quattro mesi intensi, mi sono reso conto quanto la Sicilia è lontana dal calcio che conta come idea. Stare un anno fermo ti fa riflettere molto, ti fa maturare e vedere il calcio in maniera diversa, spero di trovare la persona giusta che mi dia in mano la possibilità di lavorare con fiducia tutto l’anno”.