Casteldaccia, Mineo a GS.it: “Ripartiamo con la voglia di stupire ancora, ma dovremo lavorare ancora di più dello scorso anno”

“Mister, sei un eroe”. “M’avete preso per un co***one…”. “Ma no, sei un eroe”… Si era conclusa così, citando “L’allenatore nel pallone”, film cult degli anni ’80 con Lino Banfi protagonista, la stagione di Marco Mineo sulla panchina del Casteldaccia dopo aver ottenuto la salvezza con la vittoria all’ultima giornata contro il Mazara. Uno scambio di battute, tra il serio e il faceto, con un gruppo di amici e tifosi sugli spalti. Adesso, con la nuova stagione alle porte, il Casteldaccia decide di ripartire proprio da mister Mineo che ai nostri microfoni ha parlato di progetti e ambizioni in vista della prossima stagione. Queste le sue parole a Goalsicilia.it:

Mister, innanzitutto partiamo dalla tua riconferma. Dopo il bel campionato dello scorso anno è arrivata l’ufficialità della permanenza sulla panchina del Casteldaccia…
“Credo che questa riconferma sia arrivata non solo per il bel percorso che abbiamo fatto insieme ma anche perché da entrambe le parti c’è stima e rispetto. Allora il tutto diventa più facile. Sappiamo per certo che non sarà facile ripetersi e quindi vogliamo stare più attenti e migliorare il migliorabile, sapendo le insidie che questa categoria ha. Le emozioni e le sensazioni sono sempre positive ma so per certo che dobbiamo lavorare molto e forse anche di più dello scorso anno”.

Adesso si pensa già alla nuova stagione sportiva. Che Casteldaccia dovremo aspettarci? Quali saranno ambizioni e obiettivi?
“Il Casteldaccia avrà sempre le stesse caratteristiche: squadra con voglia di stupire, con determinazione e con attaccamento alla maglia. Gli obiettivi non cambiano in partenza perché mantenere la categoria è il primo passo. Logico è che abbiamo tutti l’ambizione di fare qualcosa di più”.

Si cercherà di mantenere lo zoccolo duro dello scorso anno oppure dobbiamo aspettarci una squadra rinnovata?
“Con il direttore ci siamo ripromessi di ripartire dallo zoccolo duro dello scorso anno. Quindi le intenzioni saranno queste. Ovvio che ci siamo anche detti che dovremmo migliorare in qualità ed esperienza. Ho la fortuna di lavorare con Salvo Orifici in modo quasi simbiotico e questo ci agevola”.

A tal proposito, il binomio Mineo-Orifici sembra funzionare alla perfezione…
“Lo ritengo un direttore molto preparato che conosce minuziosamente virtù e pregi di moltissimi profili ed è questo che ci permette di scegliere in maniera accurata chi può e chi non può far parte del progetto, non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista morale e caratteriale”.

Tornando allo scorso campionato, un girone d’andata quasi sorprendente, poi il calo nel girone di ritorno quasi fisiologico e la salvezza all’ultima giornata. Tutto ciò servirà da esperienza, in che direzione dunque si andrà a lavorare?
“Hai detto bene tu. Da quel girone di ritorno un po’ sottotono dobbiamo ripartire! Nel senso che in questa categoria non puoi sentirti appagato e quindi questo sarà il primo punto. Quindi dobbiamo lavorare di più, essere ancora più determinati e sapere che ogni settimana c’è una battaglia da giocare”.

Il terreno di gioco è stata invece una nota dolente. Sono previste novità?
“Abbiamo la fortuna di avere un’amministrazione vicina che conosce le nostre problematiche e sta tentando di risolverle nel modo più celere possibile. C’è in corso un finanziamento che renderà il terreno del Fiorilli in sintetico. Logico è che si attendono i tempi tecnici per questo passaggio che presumo non avverrà quest’anno. Probabilmente è vero che dall’esterno potrebbe sembrare essere una “nota dolente” però nella sinergia tra amministrazione e società, tra il sindaco Di Giacinto e il Presidentissimo D’Antoni, nel nostro campo si alternano ben 130/140 ragazzi dai 5 anni ai 16 anni e credo che questo al momento sia più importante che avere un campo perfetto”.

Voi oltre a giocare lì, su quel campo sostenete gli allenamenti…
“Le difficoltà sono soprattutto per noi però ci vuole tempo e pazienza per fare in modo che tutti i tasselli possano essere sistemati in modo da continuare ad essere riconosciuti come una società virtuosa del calcio dilettantistico siciliano”.

Guardando invece al prossimo campionato, ci sono squadre che non nascondono le proprie ambizioni. Che tipo di torneo ti aspetti?
“Io sono al secondo anno in Eccellenza ma la seguo da sempre. L’Eccellenza è sempre difficile!!! Logico è che lo scorso anno le squadre che partivano con ambizioni da primato erano di più e si notavano nel budget, ma sono convinto che anche quest’anno sarà così. Calcola poi che nella provincia di Palermo ci saranno 7 squadre e quindi tantissimi derby. Insomma il livello sarà sempre molto alto e quindi occorrerà lavorare restando con i piedi ben saldi a terra”.

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Di Noto Luca