Caso Inter, il pentito confessa tutto: ecco tutta la verità | Il giudice emette la condanna

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Beppe Marotta (LaPresse) Goalsicilia

Ancora apertissima e ricca di colpi di scena l’inchiesta che vede protagonista anche la società Inter sul caos per le curve di San Siro. 

La Procura di Milano ha recentemente concluso l’inchiesta denominata “Doppia Curva”, che ha portato alla luce presunti illeciti nelle tifoserie organizzate di Inter e Milan. Tra gli undici indagati figura secondo quanto riportato da “Ansa”, Manfredi Palmeri, consigliere regionale e comunale, accusato di corruzione tra privati. Secondo l’accusa, Palmeri avrebbe ricevuto un quadro dell’artista cinese Liu Bolin, del valore di 11.000 euro, dall’imprenditore Gherardo Zaccagni, in cambio della gestione dei parcheggi durante i concerti del 2024 allo stadio Meazza.

Parallelamente, le società calcistiche Inter e Milan hanno annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile nei processi contro i capi ultrà delle rispettive curve. Questa decisione mira a prendere le distanze da frange estreme delle tifoserie organizzate e a richiedere risarcimenti per i danni subiti. Il processo, che coinvolge figure di spicco come Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Curva Nord dell’Inter e Luca Lucci per la Curva Sud del Milan, inizierà il 4 marzo 2025.

Le indagini hanno evidenziato una serie di attività illecite, tra cui estorsioni a imprenditori legati allo stadio Meazza e tentativi di organizzazione paramilitare all’interno delle curve. Inoltre, sono emersi collegamenti con la criminalità organizzata, in particolare con la ‘ndrangheta, che avrebbero influenzato le dinamiche delle tifoserie. Questi sviluppi hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza e sull’integrità del calcio milanese.

In risposta a queste rivelazioni, le autorità stanno adottando misure per ripristinare la legalità e la sicurezza negli stadi. Il questore di Milano, Giuseppe Megale, ha spiegato di voler restituire lo stadio ai tifosi, infatti oltre 600 persone sono state colpite da provvedimenti restrittivi come il Daspo.

Cosa rischia l’Inter

L’Inter è attualmente sotto inchiesta da parte della Procura Federale FIGC per presunti rapporti illeciti tra alcuni tesserati e gruppi ultras. Se venisse accertata una violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che impone principi di lealtà e correttezza, così come riporta “Il Fatto Quotidiano” il club potrebbe affrontare sanzioni che vanno dall’ammonizione all’ammenda, fino alla penalizzazione di punti in classifica.

Per quanto riguarda i tesserati coinvolti, le possibili conseguenze includono squalifiche o inibizioni, a seconda della gravità delle infrazioni commesse. La Procura Federale ha tempo fino al 25 febbraio per concludere le indagini e decidere se procedere con eventuali deferimenti o archiviazioni.

Tifosi Inter (LaPresse) Goalsicilia

Le rivelazioni dell’ultras

Andrea Beretta, ex leader della Curva Nord dell’Inter, ha dichiarato ai magistrati che l’amministratore delegato del club, Giuseppe Marotta, era a conoscenza del suo Daspo e che, nonostante ciò, continuava a interloquire con la società nerazzurra. Così come riporta “Il Fatto Quotidiano” Beretta ha inoltre affermato che Marotta lo avrebbe salvato da una denuncia in una circostanza specifica.

Dai verbali dell’inchiesta emergono dettagli su come Beretta gestiva la curva, inclusi biglietti, parcheggi e merchandising. Ha anche fornito retroscena sull’omicidio di Vittorio Boiocchi, altro capo della curva. Beretta ha ammesso di aver avuto rapporti diretti con lo SLO dell’Inter per l’organizzazione delle trasferte e la distribuzione dei biglietti ai membri del gruppo.