Carollo ricorda la Fincantieri: “Un’altra epoca, ma abbiamo fatto grandi cose”
La recente promozione in Serie D dell’Athletic Club Palermo ha riacceso ricordi ed emozioni in chi, ventidue anni fa, riuscì a portare un’altra squadra palermitana nella quarta serie: la Fincantieri. Era la stagione 2003-2004, un periodo che il tecnico di allora, Ninni Carollo, ricorda ancora con orgoglio.
«Erano altri tempi, un altro calcio», racconta Carollo al Giornale di Sicilia. «Quella società si reggeva sulla passione di Franco Baglione, una persona straordinaria che, nonostante mille difficoltà, riusciva a mantenere viva la squadra». Baglione, imprenditore del settore navale legato all’indotto di Fincantieri, era il cuore pulsante di un progetto costruito con sacrificio e passione.
La cavalcata in Eccellenza fu memorabile: «Vincemmo praticamente tutte le partite», ricorda Carollo. A contendere il primato ai cantierini c’era l’Alcamo, ma la Fincantieri seppe imporsi con forza, conquistando la promozione.
L’avventura in Serie D, però, si rivelò subito più complessa. «Partimmo bene, poi a novembre il presidente rimase solo e diversi giocatori lasciarono la squadra», spiega Carollo. Fu allora che Baglione ebbe l’intuizione di iscrivere la formazione al campionato Berretti, mantenendo comunque alto il livello competitivo nonostante le difficoltà.
In quel gruppo di giovani talenti militavano giocatori come Pecoraro, Cosentino, Guarneri, Casisa e Di Miceli, senza dimenticare Costa, attaccante arrivato dalla Leonzio. «Con quella squadra – conclude Carollo – riuscimmo a dare filo da torcere a club importanti come Cosenza, Siracusa, Trapani e Leonzio. Loro erano di un’altra categoria, ma noi abbiamo fatto grandi cose».
Un ricordo vivo, che si intreccia con il presente: oggi, come allora, Palermo torna a sognare con i suoi colori.