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Caos Akragas: accuse reciproche tra Emanuele Canzonieri e il patron Giuseppe Deni


È caos in casa Akragas, con un intreccio di accuse e polemiche che sta scuotendo la società del girone I di Serie D. Emanuele Canzonieri, che sembrava aver acquistato le quote di maggioranza del club, è stato denunciato per truffa dalla società, ma ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti, sollevando dubbi e insinuazioni sulla trasparenza dell’operazione.

La posizione di Canzonieri
Secondo quanto dichiarato da Canzonieri, il 25 novembre 2024 avrebbe firmato un compromesso per l’acquisto del 55% delle quote dell’Akragas, con opzione fino al 70%. Tuttavia, sono emersi dubbi sulla legittimità dell’operazione, poiché il pagamento doveva essere effettuato a un soggetto diverso da quello indicato nel compromesso. Da verifiche presso la Camera di Commercio, Canzonieri ha appreso che i reali detentori delle quote sono sei soci, diversi dalle società coinvolte nell’accordo iniziale.

Canzonieri ha inoltre affermato che Giuseppe Deni gli avrebbe fatto firmare una cessione di quote pari al 52%, sostenendo di avere le smart card per la firma elettronica dei soci assenti. Fidandosi, Canzonieri si sarebbe impegnato a pagare gli stipendi dei giocatori per il mese di novembre, salvo poi scoprire che il passaggio di quote non era mai avvenuto. Nonostante tutto, ha ribadito la sua intenzione di acquisire l’Akragas, a patto che ci sia totale chiarezza sulla reale proprietà delle quote e sulla situazione patrimoniale del club.

La replica di Giuseppe Deni
Di fronte alle accuse di Canzonieri, il patron dell’Akragas, Giuseppe Deni, ha risposto con fermezza, definendo Canzonieri inaffidabile e accusandolo di aver ingannato la società fin dall’inizio. Deni ha sottolineato che il club ha già presentato una denuncia per truffa nei suoi confronti, affermando che Canzonieri ha millantato un interesse all’acquisizione delle quote con il solo intento di creare confusione.

Deni ha inoltre denunciato comportamenti che definisce “inqualificabili” da parte di Canzonieri, tra cui il mancato pagamento di un hotel e di biglietti aerei acquistati presso un’agenzia di viaggi. Ha ribadito che l’Akragas è pronto a trattare la cessione del club solo con persone affidabili e trasparenti, anche a costo zero, per il bene della squadra e dei suoi tifosi.

Il futuro dell’Akragas
La vicenda ha gettato un’ombra sull’Akragas, alimentando polemiche e dubbi sull’effettiva gestione del club. Mentre Canzonieri continua a dichiararsi disponibile all’acquisizione, Deni insiste sulla necessità di proteggere l’immagine della società e garantire un futuro sereno al club. Resta ora da capire come si evolverà questa complessa vicenda e se l’Akragas riuscirà a uscire da questo caos societario per concentrarsi esclusivamente sul campo e sul campionato di Serie D.

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Redazione