Canicattì, Terranova a GS.it: “Con Licata classica gara che può essere decisa da episodi. Vogliamo far felici nostri tifosi”
Avvio di stagione positivo per il Canicattì nonostante la sconfitta di domenica
Avvio di stagione positivo per il Canicattì nonostante la sconfitta di domenica scorsa nello scontro diretto con il Sant’Agata. Abbiamo fatto il punto della situazione con Nicola Terranova, tecnico dei biancorossi, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Mister, cosa non ha funzionato contro il Sant’Agata?
“È chiaro che il risultato è stato negativo, sicuramente sono deluso di questo ma non della prestazione. Una partita equilibrata risolta da un episodio che abbiamo regalato noi, loro sono stati bravi a sfruttarlo. Probabilmente il pari sarebbe stato il risultato più giusto, dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno e pensare che ce la siamo giocati alla grande contro una delle big del torneo costruita inizialmente per fare la Serie D”.
Un errore vostro e il loro gol, la paratona di Ingrassia nel finale vi ha negato il pari…
“Non gli abbiamo concesso quasi nulla, la partita è stata oggettivamente poco spettacolare. Hai detto bene, qualsiasi altro portiere in quell’occasione prende gol, ma Ingrassia ha dimostrato ancora una volta di essere di altra categoria. Le due squadre nel corso dei 90 minuti si sono annullate, probabilmente le difese hanno fatto meglio dei rispettivi attacchi. Fa parte del passato, ci siamo rimboccati le maniche e siamo pronti a ripartire”.
Hai trovato la quadratura del cerchio a livello di formazione?
“Questa squadra ha cambiato tanto, domenica scorsa per esempio c’erano 10 su 11 nuovi rispetto alla scorsa stagione. Per fare giocare bene le squadre ci vuole tempo ma siamo sulla giusta strada”.
Qualche assenza ti sta pesando…
“Soprattutto in questo momento quella di Attardo, che l’anno scorso è stato gestito non benissimo nelle finali Juniores. Il ragazzo è arrivato malconcio in ritiro ma è un giocatore importante perché ci permette di coprire il campo in modo diverso. A turno per adesso devo rinunciare ad un attaccante e non è un mio principio”.
Il calendario non vi aiuta…
“Giocare in fila con Sant’Agata, Licata, Mazara più la Coppa in mezzo non aiuta. Contro questi squadroni non posso permettermi esperimenti”.
Domenica derby con il Licata, che differenze rispetto alla Coppa di un mese fa?
“Partita completamente diversa. In quel match ci sarebbe bastato anche il pari anche se abbiamo giocato per vincere a prescindere. Domenica il pareggio potrebbe andare bene a loro ma meno a noi. Mi aspetto una partita come quella con il Sant’Agata, equilibrata e combattuta tra due squadre che si conoscono e si rispettano. Classica gara anche questa che può essere risolta da un episodio che potrebbe addirittura non bastare”.
Giocare al “Bordonaro” in terra battuta penalizza?
“Questa situazione del campo in terra sta diventando una barzelletta. È chiaro che siamo due squadre tecniche e sotto un certo punto di vista penalizza entrambe perché spesso perdi un tempo di gioco per controllare meglio la sfera, ma sono d’accordo con Campanella che chi sa giocare a calcio lo fa anche in terra battuta. Magari siamo un pizzico avvantaggiati rispetto a loro perché ci alleniamo su quel campo, ma stop”.
Quindi voi avete un solo risultato a disposizione…
“Beh credo che giocando in casa, a prescindere dall’avversario, un pareggio non è mai positivo. Ovviamente giochiamo con la squadra più attrezzata del campionato che ha speso tanto, ma in ogni caso io non mi accontento mai. Se dovessi fare un pronostico metterei una tripla”.
Derby molto sentito dalla tifoseria…
“Sappiamo bene quanto la città di Canicattì ed i nostri tifosi tengano a questa partita e getteremo il cuore oltre l’ostacolo vendendo cara la pelle”.
Un eventuale passo falso significherebbe dire addio alle prime posizioni?
“Mi viene da ridere. Siamo solo alla quarta giornata. È anche vero però che rispetto ad altri club non abbiamo l’assillo di dover vincere per forza il campionato. Non pregiudicherebbe il nostro cammino e comunque io sono abituato a tirare le somme alla fine non quando mancano 26 partite”.