Campanella a GS.it: “Spiego il mio addio al Licata. Sono un allenatore non un dirigente, futuro…”

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Da poche ore si è interrotto ufficialmente il rapporto tra il Licata ed il mister Giov

Da poche ore si è interrotto ufficialmente il rapporto tra il Licata ed il mister Giovanni Campanella, che in gialloblù ha centrato prima la promozione e poi un ottimo piazzamento in D. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, cosa è successo?

“Ieri ho incontrato il patron Massimino e mi ha fatto un discorso che a me non andava bene. L’ho ringraziato ma ho declinata la proposta”.

Cioè?

“Gli ho detto che se avesse voluto prendere un altro allenatore a me stava bene, ma che non avrei accettato nessun altro ruolo diverso da quello di mister. Io faccio l’allenatore, non il direttore o dirigente”.

Che incarico ti avrebbe affidato?

“Massimino mi ritiene uno di famiglia, molto vicino a lui, mi avrebbe affidato l’incarico di direttore dell’area tecnica. A me sembrerebbe tra l’altro un controsenso visto che fino a tre mesi fa ero seduto in panchina, ribadisco faccio l’allenatore altri ruoli attualmente non mi piacciono. Ognuno per la sua strada, pazienza…”.

È stato un fulmine a ciel sereno o te l’aspettavi?

“Ho parlato con lui spesso anche in questo periodo, da un paio di giorni mi aveva accennato questa cosa. Probabilmente vedendo che io ci sono rimasto un po’ così mi ha chiesto di rimanere in società. Ho risposto, come ti accennavo, che io in società non sarei voluto rimanere con un ruolo diverso da quello dell’allenatore. Anche i matrimoni a volte si interrompono, è una separazione consensuale e non ci sono problemi”.

Un bilancio dell’annata della D a Licata?

“Ovviamente positivo. Da matricola siamo partiti per una salvezza tranquilla, quando si è interrotto il campionato eravamo sesti quindi non posso che esserne soddisfatto. Alla chiusura del girone d’andata la società mi ha chiesto di ridurre un po’ i costi e io ho accettato escludendo alcuni calciatori che sono andati via. Ho sempre agito in sintonia con Massimino, giustamente lui comanda e mette i soldi e deve prendere delle decisioni”.

Che ti aspetti dal futuro?

“Beh sono libero, se arriverà qualche chiamata la valuterò”.

Ripartiresti anche da categorie inferiori?

“Non ho alcun problema, ma ovviamente andrei in una squadra di Eccellenza solo se ci fosse un programma serio”.

So che ti sono arrivate un paio di chiamate da squadre non siciliane…

“Vero, ma è prematuro parlare di nomi”.

Che futuro vedi invece per il Licata?

“Spero che non si rompa il giocattolo. Mi auguro che il presidente abbia questa accortezza, anche perché se scappa il primo giocatore, poi scappa il secondo, diventa tutto più difficile. Se si smantella l’asse centrale della squadra la vedo tosta”.

Per chiudere…

“Ci tengo a ringraziare davvero tanto i tifosi e la gente di Licata. In questi due anni e mezzo mi hanno fatto sentire quasi a casa ed è stato molto bello”.